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Indagine sul fiume: bioindicatori

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La componente biologica

Bioindicatori 1

Bioindicatori 2

 

LA COMPONENTE BIOLOGICA DEI FIUMI

La velocità della corrente
La granulometria dei sedimenti
L’entità delle piene
Il trasporto di materiale alloctono

INFLUENZANO
la componente biologica

Ricorda: la turbolenza e la bassa temperatura di un torrente assicurano un buon tenore in ossigeno (14 – 16 mg/l a 0°C , 8 – 11 mg/l a 25°C) Nella parte inferiore del fiume, durante la stagione calda, l’ossigenazione può essere molto elevata durante il giorno se ci sono organismi fotosintetici e bassa durante la notte quando restano solo i fenomeni di respirazione.

Nei tratti alti e medi del fiume, la sostanza organica proviene dal territorio intorno al fiume e da monte a valle viene frammentata dagli invertebrati, in particolare dalle larve degli insetti. Nel tratto finale il contributo delle alghe è maggiore e ci sono meno specie di organismi detritivori.

        Esercizio

Categoria

Dimensioni (mm)

Classe

Valore velocità (cm/s) Valore velocità (Km/h)

Rocce

>200

Molto rapida

> 100  

Ciottoli

20 – 200

Rapida

> 50  

Ghiaie

2 – 20

Da lenta a rapida

> 10  

Sabbia

0,2 - 2

Abbastanza lenta

< 10  

Limo

0,02 – 0,2

Lenta

   

Argilla

< 0,02

Molto lenta

   

I fondali meno favorevoli alla vita sono quelli sabbiosi perché possono essere rimescolati anche da correnti molto deboli, mentre quelli argillosi hanno le particelle così fini che si legano tra di loro come una colla.

POTERE AUTODEPURANTE DEL FIUME

Quali scarichi possono variare la "pulizia" dell’acqua? Detriti vegetali, detriti animali, detriti terricoli; detriti provenienti da industrie o altre attività umane. Ogni animale e vegetale contribuisce a mantenere buono lo stato di salute dell’acqua in base alle sue specializzazioni alimentari, metaboliche e riproduttive. Alcune componenti ambientali, come l’ eterogeneità del substrato, la sequenza buche-raschi, la sinuosità del tracciato, la vegetazione riparia aumenta il numero delle specie che possono convivere nell’ambiente ed esercitare la loro azione depurante.

l’ eterogeneità del substrato favorisce microambienti dove si riparano specie che ad es. non resistono a forti correnti

la vegetazione riparia: condizionata da periodi di sommersione, litologia e granulometria del fondo, dalla trasparenza delle acque, stabilizza l’alveo, fornisce detrito organico (cibo per gli organismi acquatici), limita l’eccessivo sviluppo della popolazione acquatica, protegge dall’eccessiva illuminazione e riscaldamento, con diminuzione della quantità di ossigeno disciolto, intercetta filtra e depura le acque di dilavamento del suolo

i raschi determinano turbolenza quindi ossigenazione, ma sono soggetti al disseccamento: avranno la meglio formedi macroinvertebrati scavatrici e forme che hanno bisogno di acque poco profonde per sfarfallare quando diventano insetti adulti

i meandri con depositi all’interno della curva ed erosione all’esterno, non consentono la necessaria stabilità per le forme biologiche

Una zona riparia biologicamente ricca è un ottimo habitat per molta fauna vertebrata e invertebrata( pesci , uccelli, rettili, anfibi. )

In zone agricole l’apporto al fiume di azoto e fosforo attraverso le acque di dilavamento è molto elevato e contribuisce in maniera determinante all’eutrofizzazione di un corso d’acqua e del suo recettore (lago o mare): una buona vegetazione riparia è in grado di trattenere ed utilizzare una grande quantità di sali nei tessuti vegetali.

In caso di piena poi, la vegetazione riparia rende meno disastrosa la fuoriuscita dell’acqua.

Alveo di magra Alghe. Batteri, funghi , protozoi, nonché detrito organico e inorganico(pellicola viscida sui sassi)
Alveo di morbida Canneti ed altre piante erbacee di greto
Alveo di piena Arbusti in prevalenza salici
Alveo di piena eccezionale Ontani, salici arborei e pioppi e più esterni, frassini, tamerici, platani.

Tutte le piante hanno fusti flessibili , radici con cavità come riserva di aria e forte capacità riproduttiva anche di tipo vegetativo.

SITUAZIONE NATURALE ............................EFFETTI SULLA COMPONENTE BIOLOGICA E TERRITORIALE

Maggiore copertura superficiale del suolo

Foglie morte.

Smorzamento dell’impatto delle gocce di pioggia sul suolo e riduzione dell’erosione superficiale.

Suolo più soffice, più poroso, più fertile.

Forestazione

Filtro per l’acqua di scorrimento superficiale.

Fiumi con acque più limpide .

Maggiore copertura area del suolo.

Minor frequenza e violenza degli straripamenti, minor necessità di argini altre opere di difesa, maggior tutela per gli insediamenti.

Comunità acquatiche animali e vegetali più varie e ricche

Maggior potere depurante.

Riduzione delle perdite di nutrienti delle acque

 

COSA SIGNIFICA BIOINDICATORE

Bioindicatore è un organismo che è adatto a vivere solo in determinate condizioni (temperatura, alimentazione, ossigenazione, ecc.) ambientali ed è per questo un informatore ecologico a "lungo termine" dato che le popolazioni animali e vegetali non si modificano in modo istantaneo.

Verificando la loro presenza ed eventualmente il loro numero, si può ricavare una informazione della qualità ambientale.

Caratteristiche morfologiche dei corsi d’acqua

Vertebrati

Comunità vegetali e animali

Tratto superiore
(ricorda che nei fiumi esiste sempre uno strato "limite" in cui la corrente è molto debole)

Salmonidi (trote): risalgono il fiume nel periodo riproduttivo e sono in questo ostacolate da manufatti umani

Anfibi, uccelli,mammiferi roditori, mammiferi carnivori

Zona delle sorgenti: quando vi sono popolazioni, esse comprendono muschi che contribuiscono all’ossigenazione dell’acqua, carici, ciuffi di Eriophorum, farfaraccio, alghe sessili sulle pietre (perifiton), larve di insetti dell’ordine dei Plecotteri, Efemerotteri (appiattite), Simulidi (si attaccano al substrato), tricotteri (con un astuccio di sassolini) , alcuni molluschi e rarissimi crostacei come il gambero di fiume.

Tratto medio

Ciprinidi (carpe)


Anfibi, uccelli,mammiferi roditori, mammiferi carnivori

Vegetali: muschi, alghe filamentose e piante superiori saldamente radicate al substrato del letto di piena e della zona riparia (salici) flessibili, talvolta interessati dalle piene del fiume. Numerose le piante radicate nel fondale del fiume, come la lingua d’acqua e l’elodea. Si trovano larve di Efemerotteri, coleotteri, ditteri, odonati, sanguisughe e, in prossimità della riva, sono numerosi i Gerridi, che somigliano a zanzare e camminano velocissimi sull’acqua.

Tratto inferiore
(alta temperatura estiva, scarsa ossigenazione)

Ciprinidi (carpe)
Anguille


Anfibi, uccelli,mammiferi roditori, mammiferi carnivori

Restano solo alghe unicellulari in sospensione perché arriva poca luce a causa della torbidità dell’acqua. Le specie animali, resistenti a scarsa ossigenazione, si riducono a vermi oligocheti, larve di ditteri, odonati, coleotteri, sanguisughe, molluschi.