Claterna - Archaeological & historical heritage

ABSTRACT

Il territorio di Ozzano Emilia, situato tra Bologna ed Imola, fu abitato fin dalla più remota antichità. Cacciatori – raccoglitori paleolitici hanno lasciato traccia dei loro utensili in pietra sulle prime colline ai margini della pianura, mentre a partire dall’età neolitica e più ancora da quella del Bronzo tutto il territorio vide lo stanziamento di grandi villaggi dovuti a società organizzate in funzione dello sfruttamento agricolo.

Con l’età del Ferro, agli albori del I millennio a.C., la civiltà villanoviana segna la prima fase del periodo etrusco, caratterizzato da notevoli opere di colonizzazione delle campagne in collegamento alla vicina e potente Felsina, poi Bologna. Gli Etruschi occuparono anche il territorio della futura Claterna, come mostrato da alcune sepolture e vari ritrovamenti.

L’arrivo dei romani nel II secolo a.C., dopo la definitiva sconfitta dei Celti che nel IV a.C. secolo avevano occupato anche l’area bolognese, segnò l’inizio di un’ imponente opera di colonizzazione: la centuriazione e le varie opere viarie segnarono da questo momento in modo indelebile tutto il territorio. Nel frattempo nasceva Claterna, un piccolo villaggio poi evolutosi come municipium, vera e propria città con un suo territorio ed una sua autonomia amministrativa (I secolo a.C.). Claterna aveva strade, edifici pubblici, un foro, case patrizie e un suburbio nel quale operavano gli artigiani impegnati nella trasformazione di vari prodotti.

Con la tarda antichità, e con la crisi politico-economica dell’Impero, Claterna decadde fino a scomparire come centro urbano, in concomitanza con lo spopolamento delle campagne. Nell’alto medioevo l’insediamento ebbe pochi e dispersi centri di riferimento, fino ad arrivare al secolo X, quando con l’incastellamento gli abitanti di questi territori si concentratrono in alcuni villaggi chiusi e protetti da palizzate. Abitati attuali come Settefonti, S. Pietro e Castel de’ Britti erano in origine piccoli centri fortificati, difesi naturalmente dal terreno accidentato, o da palizzate.

A partire del XIII secolo, con l’affermarsi dei Comuni maggiori all’interno dello scenario politico, la situazione pare mutate drasticamente. Il territorio ozzanese fu scavalcato dalla nuova politica di Bologna, che costruì dalla fine del XII secolo una serie di borghi franchi, cioè abitati con esenzioni fiscali, e rocche al fine di controllare e gestire efficacemente il proprio territorio nei confronti dei comuni vicini e nel quadro delle lotte tra Papato e Impero.

Dal tardo XV secolo, alle soglie dell’età moderna, gli investimenti degli imprenditori urbani si rivolgono alla campagna in maniera massiccia: si realizzerà così anche ad Ozzano un “paesaggio costruito”, costellato di ville patrizie e di edifici rustici, conservatosi fino a pochi decenni or sono.


Capitolo 1 - Prima dei Romani »»

cap_I_1.jpg (26131 byte) cap_I_2.jpg (19639 byte) Cap_I_3.jpg (22441 byte) Cap_I_4.jpg (12916 byte)

Capitolo 2 - L’età Romana e la Città di Claterna »»

Cap.II.3.jpg (53243 byte) Cap.II.4.JPG (45956 byte) Cap.II.5.JPG (70955 byte)
Cap.II.6.JPG (77414 byte) Cap.II.7.jpg (116016 byte) Cap.II.8.JPG (29422 byte) Cap.II.9.JPG (60656 byte) Cap.II.10.JPG (42851 byte)

Capitolo 3 - La fine di Claterna e la sua trasformazione durante l’età tardo – antica »»

Cap. III.1.gif (67511 byte) Cap. III.2.jpg (54601 byte) Cap. III.3.jpg (62328 byte)

Capitolo 4 - Il Medioevo e l’età Moderna »»

Cap. IV.3.jpg (39042 byte) Cap. IV.1.jpg (89388 byte) Cap. IV.2.jpg (162893 byte) Cap. IV.4.jpg (101299 byte)
Cap. IV.7.jpg (502462 byte) Cap. IV.5.jpg (431237 byte) Cap. IV.6.jpg (295229 byte) Cap. IV.8.jpg (147177 byte)