Valle
dell'Idice: flora
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Valle
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LA FASCIA COLLINARE E SUBMONTANA E’ la porzione di territorio che va dalle prime colline fino a 800 – 900 m. Nel passato, quando erano scarsi gli insediamenti umani, i boschi dovevano ricoprire tutta questa fascia, mentre ora ne rimangono solo alcuni lembi intercalati ai campi destinati ad attività agricole e pastorali. Oggi molti di questi campi non sono più coltivati e sono colonizzati da praterie e arbusti o erosi dagli agenti atmosferici, che, nelle porzioni argillose "costruiscono" i calanchi, poco ospitali per la vegetazione. Quali alberi in questi boschi? Quercia (cerro e roverella), acero, carpino, frassino, sorbo, maggiociondolo, tiglio, nocciolo. A queste specie arboree spontanee fu sostituito nel medioevo, sotto l’impulso di Matilde di Canossa, che desiderava risolvere i problemi di fame dei suoi sudditi, il castagno. Tra i cespugli incontreremo e forse impareremo a riconoscere il ginepro, il sanguinello, il biancospino, la berretta del prete, il caprifoglio, la ginestra, la rosa canina. Tra le piante del sottobosco o delle radure più aperte la primula, la viola, la polmonaria, l’epatica, il ciclamino, il dente di cane, l’euforbia, la fragola, l’elleboro, il croco, l’anemone nemorosa, il bucaneve, il campanellino, l’erica, il giglio rosso, il favagello, la scabiosa, la sulla, il farfaro. Tra le piante meno evolute troviamo muschi, licheni e funghi, abili decompositori.…..Abbiamo già imparato a riconoscere qualcuna di queste piante e tantissime non sono citate: faremo attenzione e cercheremo di identificarne un grande numero. Siamo consapevoli dell’ importanza della tutela di tanta biodiversità, soprattutto oggi, che è compromessa dalle attività di manipolazione genetica delle specie per ottenere più alti profitti.
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