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Valle dell'Idice: fauna

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Geologia

GLI ANIMALI DELLE ACQUE DOLCI

L'acqua dei fiumi, sempre corrente, impone la necessità di strutture che consentano agli animali di evitare, stando sul fondo (Bentos), il trascinamento a valle o che i pesci siano talmente forti da poter nuotare anche contro corrente (Necton) . Solo in acque calme o lacustri potrà stare fauna fluttuante (plancton). Moltissimi animali di acqua dolce sono anfibiotici, cioè cambiano completamente la loro organizzazione con l'età. Quando nascono sono conformati in modo da poter assumere, come i Pesci l'ossigeno disciolto nell'acqua, poi, da adulti, una profonda metamorfosi li obbliga ad emergere sulla terra: è il caso delle rane e di molti insetti. In molti animali acquatici le zampe sono "costruite" per favorire il nuoto.

 

Visibili solo al microscopio sono i protozoi, unicellulari come il paramecio: sono molto importanti perché si moltiplicano con una rapidità vertiginosa, costituendo nutrimento per gli animali maggiori.

VERMI

Planaria: ha forma allungata e sembra un a piccola freccia di quasi un cm; l'estremità anteriore è munita di due occhi. Frequenta le acque pulite di sorgente.

Gordio: nerastro allo stato adulto, è come un lungo filo che si attacca alle piante palustri e agli altri vermi come lui, formando grovigli.

Tubifex: vermi simili ai lombrichi, che vivono con la parte anteriore del corpo affondata nella melma per una profondità da 3 a 6 cm, ingerendo fango, mente la parte posteriore emerge dal fondo e lo cosparge di escrementi terrosi, esattamente come i lombrichi terrestri. A mano a mano che lo strato superficiale di melma cresce di spessore, essi si sollevano alzando il sedimento inorganico, prodotto dalla digestione della melma.

Sanguisuga : si nutre di vermi o piccole larve e a volte è parassita dei pesci; solo una specie che ha 6 strisce rosse sul dorso e una nera sulla pancia, può ricercare il sangue dell'uomo. Sono scure e non sono particolarmente pericolose.

CROSTACEI

Il gambero di fiume, il gamberetto d'acqua dolce e l'asello, vivono prevalentemente in acque limpide e correnti, su terreni calcarei, e sono carnivori.Tutti i crostacei hanno almeno 8 zampe e uno scheletro esterno.

ARACNIDI

C'è un tipo di acari che vive sempre in acqua anche da adulto, non ha le branchie, ma le trachee e respira l'ossigeno dell'aria sciolto nell'acqua. Queste "idracarine" sono predatrici, resistono a variazioni di temperatura e anche al disseccamento. Hanno 8 zampe come tutti i ragni.

INSETTI

Alcuni camminano sulle acque, altri si muovono immersi: per tutti è fondamentale la tensione superficiale dell'acqua: essa agisce in direzione opposta alla gravità e impedisce l'affondamento dei corpi con rivestimento che non si bagna, mentre facilita l'immersione degli altri.

Gli insetti acquatici non hanno le branchie come i pesci: come fanno a respirare?

EFEMEROTTERI : una situazione è effimera quando dura poco e questa è la caratteristica degli adulti di questi insetti che assomigliano a piccole farfalle con l'addome provvisto di tre appendici filiformi. Essi vivono, da adulti, da meno di un'ora a una settimana al massimo, non mangiano mai in questo periodo e sono molto attratti dalla luce artificiale; in cambio vivono 2 -3 anni allo stadio larvale con un buon apparato masticatore per detriti e vegetali. Hanno le tracheobranchie. L'accoppiamento avviene in volo e le uova vengono deposte in acqua.

F.to. Addome con tre cerci o appendici

Non hanno bisogno di particolari condizioni di ossigenazione.

Chi ha studiato latino traduca la descrizione che Linneo faceva degli efemerotteri:

Volatiles factae, brevissimo fruuntur gaudio, uno saepe eodemque die nuptias, puerperia et exequias celebrantes.

ODONATI O LIBELLULE

Da adulti assomigliano agli elicotteri, perché hanno 4 ali membranose in alto verso il torace, prevalentemente azzurre o verdi, e un lungo addome. Sono carnivori e voraci: afferrano volando la preda e volando la divorano; vivono qualche settimana o al massimo qualche mese; depongono le uova entro piante acquatiche o che vivono vicino all'acqua. Anche le larve sono carnivore e hanno un particolare apparato boccale, nel quale il labbro inferiore può scattare in avanti per afferrare la preda. Hanno tracheobranchie caudali e si sviluppano da 1 a 5 anni. Hanno 3 "codine" corte e APPIATTITE in fondo all'addome. Non hanno bisogno di particolari condizioni di ossigenazione

PLECOTTERI

Gli adulti raggiungono ben 30 mm, cioè 3 cm!!!, hanno colori poco vistosi, 4 ali membranose, addome allungato e largo, volano male. Da grandi prevalentemente non si nutrono o al massimo sono vegetariani (alghe e licheni).

Le larve escono dalle uova deposte nell'acqua e hanno due codine (cerci) alla fine dell'addome e tante tracheobranchie, perfino sulle zampe e nell'apparato boccale masticatore. Mangiano animali morti, vivi, alghe. Vivono da 1 a 3 anni in acqua. Preferiscono acque correnti, fredde e ossigenate. Il più noto rappresentante si chiama " Perla".

TRICOTTERI

Da grandi sembrano farfalline, ma hanno sulle ali una peluria invece delle solite squamette. Gli adulti o non si nutrono o al massimo si cibano di liquidi, volano male e di solito alla sera e di notte. Anche loro depongono le uova nell'acqua corrente o stagnante, di preferenza vicino ai sassi, e le larve sono prevalentemente circondate, nella parte addominale, da un "fodero" mobile, fatto di sabbia, sassolini, foglie, rametti, che trascinano con sé quando nuotano o si spostano. Ricorda che solo il torace degli insetti porta le zampe!

 

DITTERI

Da grandi sono mosche, moscerini e zanzare, con apparato boccale succhiatore perforante, ma solo le femmine pungono perchè hanno bisogno di nutrirsi di sangue , per maturare le proprie uova.

Le larve vivono in acqua pur essendo legate all'aria atmosferica per respirare: possiedono due soli stigmi alla fine dell'addome , che devono stare sulla superficie dell'acqua e mangiano di tutto. La larva della zanzara anofele, portatrice del plasmodio della malaria, si dispone orizzontalmente sotto la superficie dell'acqua, mentre quelle della zanzara comune si dispongono inclinate rispetto alla superficie dell'acqua.

COLEOTTERI

Trascorrono tutta la loro vita nell'acqua.

Famoso è il Ditisco, potente nuotatore, carnivoro e predatore sia da grande che da larva. Le larve iniettano nel corpo della vittima, prima un secreto tossico, che le uccide, poi un liquido che dissolve i tessuti, che verranno poi succhiati. Possono aumentare da 60 a 100 volte il loro peso dopo un solo pasto!

Gli altri coleotteri, più piccoli, carnivori, hanno adattamenti per la respirazione che vanno dalle tracheobranchie, a bozzoli contenenti aria, a " punture " entro le piante acquatiche nella parte della foglia che possiede più aria per la fotosintesi.

SIALIDI

Insetti scuri a 4 ali, di medie dimensioni, depongono le uova vicino ad acque ferme o poco correnti. I giovani raggiungono l’acqua e vi trascorrono alcuni anni di vita. Hanno lunghe tracheobranchie e non particolari cerci caudali.

IDROMETRIDI

Camminano velocemente sulla superficie delle acque perché hanno le estremità delle zampe e la pancia rivestite di pelini che non si bagnano. Sono carnivori e da acque tranquille.

Dello stesso ordine sono anche le nepe o scorpioni acquatici, un po' simili alle cimici, ma molto più piccoli e le ranatre, lunghe strette, quasi cilindriche.

 

MOLLUSCHI gasteropodi

Il regime idrico dei fiumi è troppo mutevole per ospitare molti tipi di molluschi, animali dal corpo molle, come le lumache, o rivestiti da un guscio, come le chiocciole.

Nelle zone più calme dei fiumi troviamo la LIMNEA( 2 - 3 cm circa) , con conchiglia appuntita e attorcigliata da sinistra a destra: sono ermafrodite, erbivore e talmente voraci che si mangiano anche tra loro! Chiudendo l'apertura del loro guscio possono stare all'asciutto anche per molto tempo. I molluschi di acqua dolce non sono pericolosi per l'uomo, tranne un tipo che vive solo in Africa.

MOLLUSCHI bivalvi

Hanno la conchiglia formata da due metà, dette valve, come la vongola che però è di mare, e sono presenti in fondi sabbiosi o fangosi e grandi fino a 12 cm. Vivono in acque calme.

PESCI

SALMONIDI

Hanno bisogno di acque fredde e correnti, dove è elevata la quantità di ossigeno disciolto, per via dell'intensità dei loro scambi respiratori. Sono animali carnivori e voraci, con bocca ampia e robusti denti sulle mascelle, sul palato e sulla lingua, squame piccole e pinna codale con il margine posteriore poco incavato. Tutti conosciamo la Trota, di forma idrodinamica, dai muscoli potenti e squisiti per il consumo umano! E' difficile dire ormai di che colore è, perché si è prestata a facili ibridazioni negli allevamenti e di conseguenza anche nella distribuzione nei fiumi. Troviamo trote di colore bruno, grigio, verdognolo, argenteo, con o senza macchie scure o rossastre.

Salmerino, coregone e temolo sono altri pesci appartenenti a famiglie affini ai salmonidi e poco noti ai profani.

CIPRINIDI

Questo gruppo comprende in Italia almeno 15 specie, generalmente appiattite in senso laterale. La loro bocca è sempre priva di denti, che sono invece situati all' altezza della faringe. La carpa ha 4 barbigli presso la bocca e ha poche squame grandi e spaziate. Vive nelle acque ferme e tranquille e si alleva spesso nelle risaie. Anche il pesce rosso fa parte di questo gruppo di pesci.

GLI ANIMALI TERRESTRI

VERMI

I lombrichi hanno grandissima importanza nella formazione del suolo vegetale, perché scavano nel terreno, trascinandovi i residui vegetali, ingoiano terriccio in profondità ed evacuano residui in superficie rimescolando gli strati di terreno in una aratura naturale.

CROSTACEI

Sono detti Porcellini di Terra od Onisci e hanno in alcuni gruppi la caratteristica di appallottolarsi se sono disturbati.

ARACNIDI (8 zampe)

Scorpioni : hanno il corpo appiattito, scuro, due robuste premascelle terminate a pinza e la parte terminale dell'addome o coda, con l'ultimo segmento appuntito e con una ghiandola velenifera.

Ragni: distinguiamo solo gli opilionidi , dal corpo raccolto e le lunghe zampe e non tessono la tela, e gli altri che tessono tele dalle forme caratteristiche, che costituiscono spesso criterio di identificazione. Sono naturalmente carnivori e usano la tela come una rete da pesca.

MILLEPIEDI

I più comuni sono cilindrici, lunghi, sottili, pronti ad avvolgersi a spirale e vengono detti centopiedi, e altrettanto comuni sono le scolopendre piatte e con molte lunghe zampe, che si vedono correre rapidamente sui muri delle case e talvolta su alcune rocce.


 

INSETTI

Il mondo degli insetti è sterminato (5 milioni di specie) e il trucco del loro successo sta nella velocità di riproduzione. Sono anche ben organizzati in quanto già possiedono un cervello e neuroni di trasmissione e raccolta degli stimoli. Senza entrare in particolari elenchiamo di seguito gli insetti che potremo incontrare: la Blatta o scarafaggio, la Mantide religiosa, la Cavalletta, il Grillo, la Forbice o Forficula, la Cicala, farfalle o Lepidotteri, diurne e notturne, la Crisopa che mangia gli Afidi, La Tipula, simile ad una enorme zanzara, ma che non punge, i Coleotteri, come il Cerambice, il Cervo volante, la Coccinella, le mosche, le zanzare, le vespe, le formiche, ecc.

ANFIBI

Tra gli Urodeli nelle nostre zone troviamo le salamandre negli stagni, tra gli Anuri il rospo comune . Le femmine del rospo sono lunghe fino a 14 cm, i maschi solo fino a 10, la forma è tozza e la pelle verrucosa e macchiata, scura. Sempre tra gli anuri la rana più frequente è la rana verde che ha il dorso di tutti i colori più diversi: nero-grigiastro, bruno, giallastro, verde. E' agile e ottima saltatrice. Tutti gli anfibi sono carnivori e svolgono un ruolo importante nella depurazione dei fiumi.

RETTILI

Nell'ordine degli Ofidi, possiamo trovare lungo i corsi d'acqua le bisce, lunghe fino a due metri, innocue, con le squame del dorso e dei fianchi carenate e gli occhi con la pupilla tonda.
Più pericolosa è la vipera aspis che non supera i 75 cm, ha il muso più a punta e la pupilla più verticale. Tra i Sauri incontreremo lucertole e ramarri, più grossi delle lucertole e di colore verde-azzurro.

UCCELLI

Puoi avvistare i rapaci, mentre volteggiano in ampi cerchi alla ricerca di una preda. Il rapace più grande e anche il più comune è la poiana (Buteo buteo): si riconosce per la coda a ventaglio e la si può osservare mentre volteggia sulle colline in cerca di cibo. Il gheppio (Falco tinnunculus) è invece un piccolo falco dalle ali appuntite e la coda lunga: in volo assume spesso una posizione caratteristica, sospesa a mezz'aria, chiamata "fare lo Spirito Santo". L'albanella minore (Circus pygargus), è un piccolo rapace che nidifica sui calanchi. Tra i rapaci notturni sono presenti il barbagianni ( Tyto alba), l'allocco (Strix aluco) e la civetta (Athene noctua): tracce della loro presenza sono date dalle borre, rigurgiti alimentari rintracciabili presso i loro posatoi abituali: alberi, pali o vecchi edifici. Ubiquitari e formanti grosse colonie sono la cornacchia grigia ( Corvus corone cornix), la gazza (Pica pica) e la ghiandaia ( Garrulus glandarius).Legati ai fondovalle ricoperti di boschetti e cespuglieti sono poi il pettirosso (Erithacus rubecola), il merlo { Turdus merula), l'usignolo {Luscinia megarhynchos) e la capinera (Hippolais polyglotta); la presenza d'alberi di grosse dimensioni, dove è possibile trovare cavità adatte per nidificare, può attirare i picchi e le cincie. Il succiacapre (Caprimulgus europaeus) esce di notte, per cacciare al volo gli insetti di cui si nutre; di giorno se ne sta nascosto al suolo, difficilmente si nota, essendo estremamente mimetico. Le zone aperte sono territorio di specie come l'allodola (Alauda arvensis), il saltimpalo (Saxicola torquata), la sterpazzola (Sylvia communis), l'averla piccola (Lanius collurio) ed altri. Il comportamento alimentare delle averle è interessante: catturano insetti che poi infilzano sulle spine degli arbusti, per cibarsene più agevolmente. Sui calanchi nidificano anche l' "occhiocotto" ( Sylvia melanocephala), riconoscibile dall'anello rosso intorno agli occhi, il gruccione (Merops apiaster), che costruisce il nido in gallerie scavate in scarpate sabbiose, e l'upupa ( Upupa epops).

I buchi sono nidi, ormai disabitati, di gruccioni.

MAMMIFERI

Date le loro abitudini crepuscolari, è difficile incontrare i mammiferi.Tra i carnivori c'è l'immancabile volpe ( Vu/pes vulpes), ma anche la faina (Martes foina). il tasso (Me!es me!es) e la donnola (Muste!a nivalis); spesso questi animali trovano nei calanchi un rifugio ideale, dove non ci sono insediamenti umani . Insettivori molto diffusi sono il riccio (Erinaceus europaeus), la talpa ( Talpa europaea), il toporagno comune (Sorex araneus) ed il mustiolo (Suncus etruscus), il più piccolo mammifero europeo. Molti sono anche i roditori tra cui il topo selvatico (Apodemus sylvaticus), lo scoiattolo (Sciurus vulgaris), il ghiro (Myoxis glis) e l'istrice (Hystrix hystrix). Quest'ultimo è di grosse dimensioni (fino a 15 kg di peso) e la sua popolazione sembra in rapido aumento. Gli ungulati che oggi frequentano i margini dei boschi, caprioli (Capreolus capreolus) e cinghiali (Sus scrofa), erano assenti, sterminati dalla caccia dell'uomo già da qualche secolo; tuttavia sono ricomparsi una trentina d'anni fa, anche in virtù di non sempre equilibrate reintroduzioni come selvaggina per i cacciatori.

Tracce di cinghiale e tracce di capriolo.