GIAN GIACOMO GASTOLDI
Compositore
italiano (Caravaggio, Bergamo, 1555 ca. – 1662). Sacerdote presso la corte dei
Gonzaga nel 1581, rimase fino al 1608 a Mantova, dove lavorò con altri musicisti,
come Claudio e Giulio Cesare Monteverdi, Salomone Rossi, Monco e Paolo Biat.
Nel 1609 divenne maestro di cappella del Duomo di Milano. Le sue composizioni
più conosciute furono i Balletti a 5 voci per cantare, suonare e ballare
(1591), nelle quali sviluppò in maniera
particolare il madrigale rappresentativo.
I balletti ebbero spesso titoli comici (Viver lieto voglio, senza alcun cordoglio;
Il buonumore; L’uomo beffato) e furono composizioni scritte per
accompagnare spettacoli di danze mimate. Gastoldi scrisse anche due libri di
Canzonette a 3 voci (1592 e 1595) ed i Balletti a 3 voci (1594),
che mettono in evidenza la sua grande capacità di trattare il ritmo della frase
con varietà ed incisività. Il suo stile
influenzò i contemporanei come C. Monteverdi, H. L. Hassler e T. Morley.
Pubblicò inoltre alcuni libri di Madrigali a 5 voci e a 6 voci. Compose
infine numerosa musica sacra, fra cui Messe, Mottetti e Salmi.