Pop Art Americana

 

All'inizio degli anni '60 gli Stati Uniti fecero da culla ad un nuovo movimento artistico, in grado di adattarsi molto bene alle caratteristiche socio-economiche di quel ricco paese industrializzato, che proprio allora viveva un momento di "boom" e grande benessere. È opportuno precisare che in quegli anni la società americana si stava modificando molto, sull'onda dell'incredibile sviluppo industriale ed economico avvenuto a seguito della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. Le persone si trovarono sempre più circondate dalla tecnologia, dall'informazione e dalla comunicazione di massa, al punto da dipendere da questi nuovi beni e da queste nuovissime abitudini.

Di fronte ad una simile situazione, in cui gli individui, e in particolare i giovani, erano sottoposti ai dettami della società, ci furono diverse reazioni: ci fu, infatti, chi decise di alienarsi in una sorta di contestazione personale nei confronti del conformismo, ma anche chi, come gli artisti pop appunto, volle mettere proprio questo fenomeno al centro dell'attenzione, cercando quindi di adeguare la propria poetica ai tempi. Ad ogni modo, è meglio chiarire che tali artisti non si schierarono mai a favore della massificazione, del conformismo, e di tutti i conseguenti fenomeni giovanili. Essi, infatti, si limitarono principalmente a rappresentarli, senza la pretesa di dare un messaggio sociale o morale.

Il fenomeno della pop art, nato in Inghilterra, ebbe diffusione e affermazione soprattutto in America, dove divenne conosciuto intorno al 1962, quando due suoi esponenti, Roy Liechtenstein e Jim Dine, tennero delle mostre personali a New York. Si realizzò dunque un'allarmante, ma voluta, perdita di soggettività, che si evince dall'aspetto di queste opere: esse, facendo uso di materiali, colori e supporti di tipo industriale, sembrano proprio dei prodotti eseguiti in modo meccanico. I rappresentanti del movimento della pop-art, che arrivarono a risultati simili pur partendo da origini diverse e senza conoscersi inizialmente tra di loro, si differenziarono per il tipo di soggetto che amavano rappresentare e per la tecnica, in genere di nuova introduzione, che utilizzavano. I più famosi e importanti furono Andy Warhol, Roy Liechtenstein, Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Claes Oldenburg, James Rosenquist, Tom Wesselman, Jim Dine e George Segal.

 

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