Claude Monet

  Nasce il 14 Novembre 1840 con il nome di Claude Oscar Monet in Rue La fitte a Parigi e muore il 5 Dicembre 1926 a Giverny.
Nel 1851 Monet entrò in un collegio comunale classico, imparò il disegno e nel 1856 cominciò a fare a matita i suoi primi disegni.
Nel 1857 morì la madre di Monet e la sua famiglia si trasferì a le Havre.
Dopo gli esordi dedicati alla pittura "en plein air", successivi all’incontro con E. Boudin, si recò a Parigi (1859) dove eseguì alcune caricature e nature morte. Frequentò i luoghi per artisti e in particolare i corsi dell’Académie Suisse, dove conobbe Camille Pissarro. In quegli anni Monet dipinse ritratti, scene d’interni e paesaggi che rivelano l’elaborazione di uno stile personale per l’abbandono progressivo dell’influsso di G. Courbet e della scuola di Barbizon e per l’uso di un tocco largo, dalle tonalità chiare e modulate.
Agli inizi degli anni ’70, come molti altri artisti suoi contemporanei, si trasferì ad Argenteuil, dove attese alle prime opere impressioniste. Ammiratore dalla scuola olandese e in particolare dalla pittura di J.B. Jongkind e appassionato collezionista di stampe giapponesi, approfondì lo studio della natura avvalendosi anche del mezzo fotografico.
Affascinato dai riflessi della luce sull’acqua, Monet ne descrisse le variazioni nei vari paesaggi con le rive della Senna ad Argenteuil. Fu al contempo attratto dalla rappresentazione della Parigi contemporanea e studiò i mutamenti nei colori e nella forma dovute al cambiamento di luminosità attraverso variazioni dello stesso soggetto.
 
Fu proprio un suo dipinto – Impression, Soleil levant (1872, Parigi, Museo Marmottan) – esposto nel 1874 presso lo studio del fotografo Nadar, a ispirare al critico del Charivari, L. Leroy, il termine "impressionismo".
 
 

Tra le molte "serie" di dipinti con lo stesso soggetto la più famosa è quella delle Ninfee (Parigi, Museo de l’Orangerie) che porta Monet alla disintegrazione della forma in masse di colore intenso e vibrante.
A Monet
guarderanno anche i grandi artisti americani (Jackson Pollock) che negli anni'50 vedranno in lui un precursore dell’astrazione lirica.

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