Natura e origine dei calanchi

 

I terreni argillosi, quando viene a mancare un'idonea copertura vegetale, possono dare origine a particolari morfologie paesaggistiche: i CALANCHI.

Queste forme erosive sono caratterizzate da una miriade di vallecole sovrastate da pendii ripidissimi, che nel loro insieme costituiscono un piccolo bacino idrografico. In alto le creste dei rilievi sono strettissime, mentre i fondovalle sono attraversati da piccoli rii che raccolgono le acque piovane; questi ultimi generalmente si prosciugano nei periodi secchi. L’aspetto dei calanchi è brullo, con poca vegetazione prevalentemente erbacea. Soprattutto d’estate l’aridità è tale e il calore così cocente da ricordare un ambiente desertico.

 

 

I calanchi sono il risultato del ruscellamento superficiale dell’acqua durante le piogge, che erodono velocemente i pendii scoscesi e privi di vegetazione, trasportando a valle grandi quantità di materiali. Durante le forti precipitazioni, soprattutto nevose, si producono vere e proprie colate di fango che si accumulano in fondo al calanco, dove il ristagno dell’acqua sulle argille impermeabili determina la comparsa di piccole zone umide. Si pensa che la presenza di molte aree calanchive non sia un normale fenomeno naturale, ma sia stata indotta ed ampliata dall’uomo: il disboscamento ed il pascolo hanno molto probabilmente contribuito all’instabilità di molti versanti, in particolare le strade, che venivano costruite sui crinali e innescavano il processo erosivo.

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