109 - Chiesa di S.Giovanni Battista di Colunga


A poca distanza da "Ponte Rizzoli", in direzione di Bologna, troviamo il piccolo insediamento di Colunga con la sua antica chiesa intitolata a S. Giovanni Battista. Da notizie rinvenute ell'archivio,parrocchiale, si ha conferma della presenza nel luogo di una parte dell'esercito romano al seguito del console Publio Scipione Nascica, intorno al 190 a.C.; esercito che appunto in quello stesso anno sconfisse, verso Castenaso, i famosi Galli Boi. Pare quindi che dopo questa battaglia, una parte di soldati romani scegliesse, in virtu' della fertile terra, di restare in zona trasformandosi cosi': da militari in coloni, da cui Colonia storpiata poi nei secoli successivi in Cologhna e infine Colunga. Da recenti scavi risulta pero' che il territorio di Colunga non venne abitato solo dai romani, ma gia' molti secoli prima anche dai Villanoviani della cui civilta' ancora oggi, all'interno della chiesa di S. Giovanni Battista, vi e' una tangibile testimonianza: un granaio, trasformato in Fonti Battesimale. La memoria piu' antica, riscontrata nell'archivio parrocchiale, intorno alla chiesa di Colunga, risale agli inizi del 1300. Altri riferimenti comunque, indicano che la parrocchia sarebbe sorta dopo l'anno 1000, ed in ogni caso posteriormente a quelle di Pizzocalvo, Russo, Castenaso e Massa Rapi; dalle qui comunita' pare infatti provenissero i primi parrocchiani di S. Giovanni Battista di Colunga. Soggetta alla giurisdizione plebana di S. Giovanni Evangelista di Pastino, e dal 1576 alla subentrata Pieve di S. Pietro di Ozzano, dal 1614 passo' sotto la neoistituita Pieve di S. Maria d Pizzocalvo. La chiesa, costruita cento anni or sono su quella preesistente (molto piccola e inadeguata per la sempre crescente popolazione) evidenzia oggi una facciata elegante, con ornati sul portale e sul soprastante finestrone, ed ulteriormente ingentilita da un timpano triangolare verso il tetto. Staccato di circa un metro, dal resto della chiesa, e' il campanile che svetta verso il cielo con la sua grande guglia centrale ed altre quattro piccole agli angoli. All'interno la chiesa ci appare nel suo splendido ordine jonico, con quattro imponenti colonne che sostengono la volta dell'altare maggiore. Dotata di sei cappelle laterali, oltre l'altare maggiore, nella prima, entrando a sinistra, vi si trova il Fonte Battesimale ricavato, come si e' detto, da un Granaio Villanoviano; nella seconda, una tela raffigurante la Crocefissione di Cristo, splendida opera attribuita alla scuola del Tiziano, coi Santi Sebastiano, Cecilia, Antonio e Carlo Borromeo; nella terza, intitolata al Sacro Cuore di Gesu', un quadro che raffigura un cuore trafitto. Nella parete opposta (entrando a destra), nella prima cappella, intitolata a S. Rita, vi si puo' ammirare un quadro con la santa; nella seconda, una statua della Madonna, opera di F. Monti eseguita nel 1895, a cui fa cornice una fedele ricostruzione della famosa grotta di Lourdes; nella terza invece, quindici quadretti raffiguranti i misteri del S. Rosario, attribuiti alla scuola del Carracci. Infine, l'altare maggiore, al centro del quale spicca un grande quadro, attribuito al Cavedoni, con "La Nativita' di S. Giovanni Battista". Piu' nascosto invece, il "cuore" della vecchia Chiesa, oggi ridotto a semplice capella.