3 - Mercatale


Mercatale e' una tra le frazioni piu' vaste del territorio ozzanese. Gia' esistente come borgo nel XVII/XVIII secolo, Mercatale si e' sviluppato come centro nella seconda meta' del secolo scorso e ancor di piu' negli ultimi venti anni.

Sull'origine del toponimo non si hanno versioni attendibili, ma pare implicito nel nome stesso, ovvero: mercato. Appare evidente quindi che se in questo punto della Valle dell'Idice veniva celebrata una fiera o mercato, non solo il medesimo doveva essere importante ma al tempo stesso di antica memoria e tale percio' da indurre le popolazioni dell'intera vallata a soprannominare il luogo "Mercadello". E quale potrebbe essere se non la particolarissima "Fiera di S. Simone o degli Schioppi"!? Sulla sua origine non e' stata rinvenuta alcuna testimonianza. Pare comunque si svolgesse gia' nella seconda meta' del secolo XVIII; infatti un avviso comunale datato 9 ottobre 1815 la diceva "...consueta Fiera di Merci, Bestiami e Armi da fuoco...". Unica nel suo genere in tutto il contado bolognese, alla "Fiera degli Schioppi" venivano comprate e vendute tutti i tipi di armi da fuoco, le quali pero' dovevano essere provate solo nella "Berleta" dietro il fiume Idice. Nonostante il luogo venga citato come "Mercadello" solo a partire dal 1700, il primitivo nucleo si ritiene possa essere sorto dopo il 1514; anno in cui Papa Leone X investi' Antonio Maria Legnani della contea di Settefonti e S. Andrea. Pare comunque che i Legnani, che qui avevano un imponente palazzo di villeggiatura con elementi architettonici quattrocenteschi, fossero gia' presenti nel territorio di Settefonti sul finire del XV secolo. Del palazzo Legnani, distrutto dai bombardamenti americani del 1944/45, oggi resta visibile solo il cosiddetto "Rudere del casamento Mercadello"; ovvero la parte terminale del lungo fabbricato. Agli inizi dell' '800 il caseggiato apparteneva ai Gamberini, quindi, intorno al 1810, ai Berti che esercitavano il mestiere di fabbri ed ai Zanarini che svolgevano l'attivita' di mugnai e che figuravano proprietari ancora nel 1880.