La digestione nell’uomo

Come tutti gli altri animali, anche l’uomo è un organismo eterotrofo e quindi, attraverso gli alimenti, prende dall’ambiente composti organici già prefabbricati dalle piante o da altri animali. Questi composti organici sono formati da grosse molecole di: glucidi, grassi e proteine. Esse però non possono essere immediatamente assorbite dalle cellule del nostro organismo perché sono molto complesse. Perciò prima di essere utilizzate devono essere scomposte in molecole più semplici. Questa trasformazione avviene per mezzo della digestione, che avviene all'interno dell'apparato digerente. Questo processo si basa su due diverse azioni: l’assorbimento: nel quale le sostanze provenienti dalla digestione, nell’intestino tenue vengono assorbite dai villi intestinali, in tal modo esse passano nel sangue che le distribuisce a tutte le cellule. La seconda azione consiste nell’assimilazione in cui le sostanze nutritive vengono utilizzate dalle cellule che le trasformano in energia.

- Da quali organi è formato l’apparato digerente?

L’apparato digerente dal tubo o canale digerente che, nell’adulto, è lungo circa 10 metri.

Il tubo digerente inizia con l’apertura boccale, e termina con l’apertura anale, attraverso la quale sono eliminate gran parte delle sostanze di rifiuto. Muscoli circolari possono aprire e chiudere in vari punti il tubo digerente attraverso movimenti chiamati peristaltici. Questi avvengono sempre nella stessa direzione dalla bocca verso l’ano, eccetto quando si vomita.

Nel canale digerente si possono distinguere due gruppi di organi:

  1. Quelli nei quali si compie propriamente la digestione: sono la bocca, la faringe, l’esofago, lo stomaco e l’intestino.

La digestione può essere distinta in due fasi :la prima fase avviene nella bocca in cui i cibi vengono frantumati, e gli amidi per mezzo delle ghiandole salivari che rilasciano una sostanza chiamata ptialina, questi vengono trasformati, in zuccheri più semplici.

La seconda fase o digestione vera e propria, avviene nello stomaco e nell’intestino, con l’aiuto del fegato, della cistifellea o colecisti e del pancreas.

 

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