dialogo tra un lichene di città e un lichene di campagna......

CIAO, IO MI CHIAMO PHISCIA BIZIANA! E TU CHI SEI ??

CIAO IO SONO PHISCIA STELLARIS, COME STAI?

INSOMMA, QUESTA CITTA' E' MOLTO BELLA MA MOLTO INQUINATA E CON TUTTO LO SMOG CHE C'E NON RIESCO A RESPIRARE !!

IO INVECE VIVO IN UN LUOGO CHIAMATO CAMPAGNA DOVE NON C'E' SMOG E SI VIVE SANI E FELICI.

SEI MOLTO FORTUNATO, MA COSA CI FAI IN CITTA'?

SONO VENUTO CON LA MIA FIDANZATA PER VISITARE LA CITTA' ED IL MUSEO DEI LICHENI PRIMITIVI E MI SONO ACCORTO CHE IN CITTA' SI VIVE DAVVERO MALE. PERCHE' NON VIENI CON ME IN CAMPAGNA?

VENGO VOLENTIERI, SE MI ASSICURI CHE SI VIVE MEGLIO, PERCHE' QUA ALCUNE VOLTE CADONO LE PIOGGE ACIDE CHE CORRODONO I MIEI APOTECI : IO SONO MOLTO SENSIBILE.

IO INVECE SONO MOLTO RESISTENTE, PERCHE' SONO NATO IN UN PERIODO DIFFICILE, PERCIO' LA POLVERE NON MI FA NIENTE !!!

Ogni lichene ha le sue esigenze: le nuove qualità ambientali selezioneranno i pochi capaci di sopravvivere.....

 

I LICHENI COME BIOINDICATORI

perchè

  • la superficie del tallo assume continuamente sostanze dall'atmosfera, nel bene e nel male.
  • hanno una attività fisiologica continua, anche nel periodo invernale, quando la concentrazione di inquinanti atmosferici raggiunge i suoi massimi livelli.
  • crescono lentamente. sono longevi e non si liberano delle parti vecchie
  • sono molto tolleranti ( a seconda delle specie) nei confronti di alcuni inquinanti, prima di risentirne in modo irrimediabile.
  • L'INQUINAMENTO RIDUCE IL NUMERO DELLE SPECIE, perciò è possibile trovare una relazione tra il numero delle specie e il livello di qualità dell'aria.

CALCOLO DELL'INDICE DI PUREZZA ATMOSFERICA

(I.A.P. - INDEX OF ATMOSPHERIC PURITY)

Strumenti


Reticolo di 30 x 50 cm suddiviso in dieci maglie di 15 x 10 cm. Il reticolo può essere costruito 3 righelli di sezione rettangolare di lati 3x2 di legno con fori ogni 10 cm attravero i quali passa un cordino di 30 cm. Il righello centrale non si deve muovere rispetto a quelli laterali.

Elastici che possano agganciarsi ai righelli laterali: benissimo quelli da bagagli.

Lenti: meglio un ingrandimento 12x per una osservazione più dettagliata, ma già una lente meno potente consente di distinguere diverse specie, pur senza identificarle.

Bustine porta foto per riporre campioni di licheni, da analizzare con reagenti chimici o vedere alllo stereomicroscopio in aula, per migliorare la classificazione (ci sono almeno 13000 specie in Europa!....)

Pinzette e aghi, coltellino per asportare i frammenti necessari senza danneggiare troppo lichene o albero

Reagenti

Ipoclorito di sodio

Idrossido di potassio

Dove posizionare il reticolo durante il campionamento

Numero degli alberi: da un massimo di 5 a un minimo di 3 alberi della stessa specie e ravvicinati fra loro scelti tra quelli che presentano la maggior copertura lichenica

Scelta della qualità: tigli (Tilia spp), pioppi (Populus nigra) e querce (quercus spp) oppure anche aceri e frassini

Caratteristiche del tronco: perfettamente verticale, senza nodi o ferite, con la corteccia integra, con la circonferenza superiore a 70 cm.

Altezza: il reticolo deve essere posizionato su ogni albero ad un'altezza di 120-130 cm da terra, sul lato del tronco che presenta la massima copertura di licheni.

Come procedere per calcolare la biodiversità lichenica del proprio albero

Per ciascuna specie lichenica , occorre rilevare la frequenza (in quanti rettangoli del reticolo compare la specie) riportando il valore sull'apposita scheda. La frequenza di ogni specie potrà quindi variare da 0 a 10 (se la specie compare più di una volta nel reticolo la si deve contare una sola volta).
Sommando le frequenze di tutte le specie si ottiene la frequenza totale dell'albero considerato (valore I.A.P. dell'albero).
Lo I.A.P. della stazione è dato dalla media aritmetica delle frequenze totali degli alberi della stazione stessa. Se non si è riusciti a determinare una specie lichenica presente nel reticolo, le si può dare un nome fittizio inserendola comunque nella scheda con la relativa frequenza.

Questo naturalmente impedirà di poter fare altre valutazioni statistiche sulla distribuzione di alcune specie ad es. su alberi diversi della stessa stazione.

 




I manuali raccomandano, all'interno della stessa stazione, di eseguire la ricerca dell'IAP su alberi della stessa qualità. In realtà tutti gli alberi possibili oggetto di rilevamento dovrebbero dare gli stessi risultati. Se ciò non si verifica è da rivedere il metodo oppure può esserci stato un errore di campionamento da parte degli operatori, da verificare.

Perchè ricercare indici di qualità dell'aria attraverso i licheni e non attraverso CENTRALINE di cui tanti Comuni si sono dotati?
CENTRALINE

Esse sono unità, fisse o mobili, in grado di prelevare e analizzare a intervalli di tempo regolari campioni d'aria misurando le concentrazioni degli elementi inquinanti.
Le centraline sono in grado di fornire una fotografia molto fedele del livello di inquinamento continuamente, aggiornata nel tempo che permette di intervenire tempestivamente in caso di superamento dei limiti della sicurezza ambientale.
Esse hanno dei limiti:
-monitorano pochi parametri
-costi elevati d'acquisto e manutenzione
-non sempre è corretta la loro ubicazione
-non misurano i danni sugli organismi viventi

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