LA FAME

Beccodolce arrivò:

Cibo, cibo, cibo !!” gridò.

Sull'albero del cortile

i passeri si posarono

Oh,che bello, c'è da mangiare,

il gozzo ci andiamo a fare.”

Cipì disse: “Stop, pericolo!”

Ma ben una dozzina

per la fame non lo ascoltarono,

l'uomo si affacciò,

la trappola scattò

e tutti catturò.


Cipì gridava:

Nel pollaio c'è del buono,

facciamo piano,

u po' di grano mangiamo

e sopravviviamo,

due alla volta andiamo.”

L'uomo si stancò di aspettare

e solo un uccello riuscì ad ammazzare.


Trovare altro cibo fu impossibile.


Cipì e Passerì nel nido stavano,

le piume gonfiavano

e infreddoliti si addormentavano.

L'erba sotto candide lenzuola dormiva,

gli alberi con la parrucca bianca,

i comignoli con una ridicola cuffia da notte,

i pali con un buffo cappellino,

la campagna tutta bianca riposava.




Chiccolaggiù gridò: “Cibo!”

Un bel boccone

dal cortile li chiamava

ma Cipì:

State attenti

non fate gli imprudenti!”

Un passerotto per la fame

sul boccone si lanciò,

ma la morte trovò.




DISEGNO



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