Quando il nido fu pronto liscio, soffice e rotondo, Passerì tre uova covò e insieme a Cipì li aspettò. Un giorno sentì CRIC CRIC ed eccoli lì i suoi uccellini piccini piccini. Le coppe di bronzo risuonavano e le rondinelle della prossima partenza discutevano. Cipì si ricordò di Margherì, al prato andò e in fin di vita la trovò. “Sono felice che tu sia papà, insegna loro ad amare le cose belle e care.” Cipì al nido tornò “ridere o piangere” pensò. Al nido le visite erano iniziate, passerotti così belli e vispi non se n'erano mai visti. “quando si dice figli di Cipì e Passerì s'è detto tutto !" |
|