Cipì quatto quatto si avvicinò al gatto, mentre Cipì si avvicinava il gatto con un occhio solo sonnecchiava. Il gatto, vedendo Cipì, gli artigli sguainò e come uan molla saltò. “Ah, canaglia, mi sei scappato!” urlò il gatto infuriato. Cipì nel campo volò, voleva farsi il gozzo ma l'uomo col tubo luccicante sparò. Un formidabile tuono scoppiò e a terra un passero restò. Cipì sentì nel cuore per il suo amico un infinito dolore. |