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Museo "Fantini"
TAV
Diario

Attività didattica concordata con la classe prima di svolgere la visita al museo "L.Fantini" di Monterenzio (Bo).

(Elaborazione: Alessandra Iacuzzi con la collaborazione di Federica Guidi, guida al Museo Fantini di Monterenzio.)

 

Poiché "non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire", si è deciso di non ricorrere alla tradizionale visita guidata, ma di affidare alla ricerca di ciascuno, legata alla propria curiosità e al proprio impegno, il compito di ricostruire, attraverso la visione e la "lettura" dei documenti esposti, il tessuto culturale, sociale ed economico delle popolazioni che hanno utilizzato il territorio della Valle dell’Idice dal V al II secolo a.C. Le colonne 3 e 4 sono compilate da ogni ragazzo all’interno del museo. Il lavoro di ognuno è soggetto a verifica e valutazione: ogni descrizione riceve da 0 a 3 punti, in base alla sua completezza di contenuto e correttezza di esposizione. Si colloca il livello di sufficienza a 38 punti che corrispondono ad 1 punto per ogni richiesta.

 

 

Vaso per l'allevamento dei ghiri

 

ABITUDINI ETRUSCHE (scheda compilata)

1
2
3
4

Ambiente o argomento

 

Impianti o suppellettili

Descrizione

RICORDA DI PRECISARE SEMPRE I MATERIALI USATI, LE FORME; I DISEGNI; LE DECORAZIONI; O A PAROLE E / O CON IL DISEGNO

Luogo esposizione

EDILIZIA

Tetto: forma delle falde e materiali

A falda semplice, quando la casa era addossata alla roccia o a falda doppia in travi di legno ricoperte con strati di paglia o altri vegetali.

Ricostruzione della casa al centro del museo.

 

Pavimenti

Terra battuta!

Qualcuno ha fatto l’ipotesi di un assito sopraelevato per diminuire il disagio da umidità, ma non è stato trovato nulla che la renda valida.

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Rivestimenti

Non sono presenti rivestimenti dei muri di sasso (arenaria). Solo in alcuni casi trovate tracce di incannucciato, vale a dire graticci di legno rivestiti con argilla, forse a rivestimento dei muri o forse indizio di tramezzi.

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Mansarda e sua destinazione d'uso

 

Era sopra al "soggiorno", realizzata con graticci di legno, rivestiti di argilla. Veniva usata come deposito. Poteva essere usata anche per dormire. Anche questa è una ipotesi perché i piani alti nelle case non si sono trovati. In realtà, delle case si trovano solo le parti più basse (cioè lo strato di crollo dei muri, il piano pavimentale e le fondamenta).

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CUCINA

Fornello

Si faceva il fuoco in terra e si appoggiavano i tegami su alari in ferro o in argilla.

 

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Tegami

Di terracotta, rotondeggianti, semplici

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Posate

 

Coltelli, di ferro, per preparare le carni, spiedi.

Mangiavano con le mani!

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Recipienti per provviste e conservazione di cibi e bevande

Olle e anfore, spesso interrate per conservare i cibi più freschi!

Il vasellame da cucina è di ceramica cosiddetta "comune" realizzata con impasto grossolano di argilla e inclusi . E' una ceramica grezza e resistente che bene si adatta anche al contatto con il fuoco.

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Piatti e bicchieri

Ciotole, piatti, piattelli, brocche, boccali, bicchieri, talvolta skyphoi e altro vasellame (kylikes ad esempio) a vernice nera, di importazione. L’impasto di ceramica era molto grossolano.

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Riscaldamento

 

Lo stesso fuoco con cui si cucinava!

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Impianto Idraulico

 

L'approvvigionamento idrico del villaggio era dato da una grande cisterna ! Le anfore contengono il VINO!

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SERVIZI

Bagni

 

I "cespugli" nei boschi intorno!

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CAMERE DA LETTO

Letti

 

Per terra! Forse con pagliericci o strutture in legno non conservate

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Illuminazione

 

Torce e lucerne ad olio.

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Esposizione nelle bacheche.

ESTETICA

Vestiario maschi e vestiario femmine

 

Dalle figure sui vasi si ricava che i maschi stavano a torso nudo e avevano uno straccetto intorno ai fianchi, le femmine avevano tuniche drappeggiate, lunghe fino ai piedi e strette in vita. E' altamente improbabile che in montagna la gente vivesse più di tanto a torso nudo! Sia uomini che donne indossavano probabilmente tuniche e mantelli! Le raffigurazioni sugli specchi e sul vasellame in questo caso non sono affatto un buon termine di paragone: si tratta o di personaggi mitologici o comunque di un ambiente idealizzato che poco doveva avere a che vedere con il nostro villaggio. Non si sa quali materiali usavano. I tessuti erano con ottima probabilità fatti di lana che veniva filata e poi tessuta nei telai verticali.

Incisioni negli specchi e figure sui vasi

 

Ornamenti

 

Fermavano le vesti con le fibule, avevano collane di perle di vetro e ambra, usavano bracciali di perle di vetro e ambra e gli orecchini.

Esposizioni di corredi funebri

 

"Trucchi" (estetica)

I maschi tenevano ad un fisico atletico. Le femmine si pettinavano con i capelli raccolti o fermati con una coroncina e lunghi sulle spalle : anche qui gli specchi e i vasi non sono una testimonianza affidabile. Forse usavano terre sulla pelle e carbone per truccare gli occhi. .Usavano gli specchi.

Figure sui vasi.

Tombe.

ALIMENTAZIONE

Carboidrati

Grano, orzo, miele, frutta (mele e vino).

Ricostruzione della casa al centro del museo.

 

Proteine

Legumi, latte, carni di animali cacciati o allevati.

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corredi funebri

 

Grassi

Olio e grassi animali.

casa

LAVORO

Agricoltura e relativi strumenti

 

Zappe, falci, roncole, coltelli in ferro.

Casa e vetrine

 

Allevamento e relativi strumenti

 

Suini ( c’erano le querce con le ghiande!), ovini, caprini, qualche bovino.

 

 

 

 

 

Caccia e relativi strumenti

 

Oggetto di caccia erano cervi, cinghiali, caprioli e orsi.

La caccia era meno sviluppata rispetto all'agricoltura e all'allevamento.

Si usavano forse sassi, archi e frecce in metallo. Non abbiamo tracce di tali materiali usati per la caccia.

 
 

Trasformazione dei prodotti agricoli e relativi strumenti

C’erano macine del tipo a tramoggia e macinelli per triturare il grano e ottenere la farina. Ciottoli di fiume in pietra ( coti) servivano per affilare le lame.

Nella ricostruzione della casa ci sono "coti" a sinistra e la macina a tramoggia, macine e macinelli di pietra vulcanica, a destra.

Decorazioni di coppe. L'immagine del Museo viene da una coppa greca: i materiali che permettono di capire l'utilizzo delle macine e delle coti sono gli stessi oggetti archeologici che si vedono nelle vetrine e nella ricostruzione della casa.

 

Ceramica

 

L’ impasto per ceramica era poco depurato, mentre le ceramiche più fini, a vernice nera ( e anche a pasta grigia) venivano importate. I forni erano forse presso le abitazioni.

Vetrine

 

Lavorazione dei metalli

 

Forni per metallo, di cui però manca l’esatta localizzazione nei villaggi (il problema riguarda solo Monte Bibele, altrove le tracce di fonderie e di attività metallurgica sono ben chiare). Venivano prodotti utensili da lavoro, da caccia e armi.

scorie ferrose nelle vetrine

 

 

 

 

Tessitura e relativi strumenti

 

Il fuso era una semplice asticella, mantenuta verticale dalle fusaiole: con il fuso si costruiva il filo. Il telaio era in casa, con due pali verticali e uno in alto orizzontale, al quale erano inseriti i fili che restavano tesi con l’uso di pesi applicati in fondo (ordito). La tessitrice faceva passare tra i fili verticali, quello orizzontale, continuo, della trama.

Casa

Figure sui vasi greci

PARI OPPORTUNITA'

Stessa importanza e diritti per uomini e donne?

Per un guerriero armato di spada, fodero e giavellotto ci sono ciotole e bicchieri di produzione locale e padana e una importante coppa a vernice nera proveniente dal Lazio.

Tomba 33

 

 

Tazze a due manici – skyphoi – prodotte a Volterra e decorate elegantemente in rosso, indicano che anche alle donne era riconosciuta importanza, ma sono accompagnate dagli oggetti per filare e da specchi!

Tomba 64 e 101

COMMERCIO

Da nord a sud

 

Ceramica depurata a pasta grigia e con decorazioni geometriche e vegetali veniva dall'area padana.

Tombe

 

Da sud a nord

 

La ceramica a vernice nera con scene figurate, ritrovata nell'abitato e non nella necropoli, era di alta qualità e proveniva dalla Toscana. Macine di pietra vulcanica provenivano dal Lago di Bolsena. Gli strigili, i vasi a gabbia e gli specchi arrivavano dall'area laziale e tirrenico meridionale.

Tombe

 

Monete

 

Sono o di argento o di bronzo: ci sono monete romane, ma anche provenienti dalla Magna Grecia e anche alcune monete Celtiche, le cosidette "dramme padane". Hanno immagini di persone e animali (cavalli ).

Vetrine

COMUNICAZIONI

Scrittura

 

Esiste l’alfabeto con segni appuntiti e stilizzati. Ci sono incisioni di segni alfabetici a crudo sui vasi , come per consentire un inventario, o graffiti , cioè realizzati sulla superficie del vaso già cotto, forse per attestare la proprietà.

Vetrine

ARMI

Non amavano la guerra, ma si allenavano costantemente.

L’armamento da offesa è composto di spade, foderi e cinturoni, lance e armi da getto (giavellotti). L’armamento difensivo da scudo, talvolta elmo . In alcuni casi le armi del guerriero, quando egli muore, vengono piegate o distrutte, affinché muoiano insieme al proprietarioe nessun vivo le possa più utilizzare.

Tomba 127

 

IL VALORE DELL' ETA'

A quale età si andava in pensione?

 

 

Dai 10 ai 18 anni, se si moriva si era seppelliti con due lance, oltre i 18 anni anche con la spada, ma sono rarissime le tombe di over-50. Non c’era tempo quindi per le pensioni.

Tombe 59- 107 e 88

CULTO

Sepolture: modalità

Inumazione e incinerazione o cremazione; l’incinerazione è rara per le donne.

Tombe.

 

Statuette votive

 

Si tratta di statuette in bronzo , alte pochi cm, di nudi maschili o di figure femminili con importanti abiti o ancora di forme animali, in posizione di offerta, di preghiera o di guerra. Venivano depositate nei santuari lungo i percorsi più utilizzati, in luoghi spesso legati all’acqua. Le statuine sono del V secolo a.C., quindi precedenti al villaggio.

Vetrine dalla prima sala del museo.

 

Banchetto funebre

 

 

L’alimentazione era già buona in vita. La condizione aristocratica era sottolineata in morte da appropriato vasellame: crateri per vino con acqua, miele e spezie, colini per servirlo in bicchieri. si aggiungono brocche, coppe a due manici, ciotole, mortaio, teglie, spiedi e un uncino a due o tre bracci, al quale si fissavano le torce.( la luce è da sempre considerata indispensabile per i morti!)

Tomba 151

 

ABITUDINI ETRUSCHE (scheda da compilare)

Ambiente o argomento

Impianti o suppellettili

Descrizione

RICORDA DI PRECISARE SEMPRE I MATERIALI USATI, LE FORME; I DISEGNI; LE DECORAZIONI; O A PAROLE E / O CON IL DISEGNO

Luogo esposizione

EDILIZIA

Tetto: forma delle falde e materiali

   
 

Pavimenti

 

 
 

Rivestimenti

 

 
 

Mansarda e sua destinazione d'uso

   

CUCINA

Fornello

 

 
 

Tegami

   
 

Posate

   
 

Recipienti per provviste e conservazione di cibi e bevande

   
 

Piatti e bicchieri

   
 

Riscaldamento

   
 

Impianto Idraulico

   

SERVIZI

Bagni

   

CAMERE DA LETTO

Letti

   
 

Illuminazione

   

ESTETICA

Vestiario maschi e vestiario femmine

   
 

Ornamenti

   
 

Trucchi (estetica)

   

ALIMENTAZIONE

Carboidrati

   
 

Proteine

   
 

Grassi

   

LAVORO

Agricoltura e relativi strumenti

   
 

Allevamento e relativi strumenti

   
 

Caccia e relativi strumenti

   
 

Trasformazione dei prodotti agricoli e relativi strumenti

   
 

Ceramica

   
 

Lavorazione dei metalli

   

 

Tessitura e relativi strumenti

   

PARI OPPORTUNITA'

Tomba 33

   
 

Tomba 64 e 101

   

COMMERCIO

Da nord a sud

   
 

Da sud a nord

   
 

Monete

   

COMUNICAZIONI

Scrittura

   

ARMI

Tomba 127

   

IL VALORE DELL' ETA'

Tombe 59- 107 e 88

   

CULTO

Sepolture: modalità

   
 

Statuette votive

   
 

Banchetto funebre