1) Oggi il maestro ha parlato di ciò che Hittler sta decidendo su noi ebrei, tutte cose che sembrano lontane.

Durante l’intervallo mi ha chiamato da parte, mi ha dato le mie cose e mi ha detto di metterle in cartella poiché da domani non andrò più in quella scuola.

Io non capisco, perché mi devono escludere dalla scuola, mi sono forse comportata male?

Quando è suonata la campanella il maestro ha chiesto a tutti di salutarmi, perché quello sarebbe stato il mio ultimo giorno. Tutti, compresa me, non capivamo il perché di questo comportamento. Ci siamo salutati in lacrime.

Quando sono arrivata a casa, ho chiesto subito alla mamma il motivo di una simile decisione. Lei mi ha risposto: “ Siamo ebrei!”.

Io non capisco perché, per il solo fatto di essere ebrea, devo essere esclusa, così sono corsa in camera mia a piangere.



2) Oggi dopo che il maestro aveva parlato di Hittler, Lucia una nostra compagna di classe ebrea ha dovuto lasciare la scuola.

Quando se ne è andata nessuno sapeva se la poteva rivedere, la potevamo chiamare, avevamo tutti paura, sapevamo che non aveva niente però tutti le stavano alla larga.

Avrei voluto fare qualcosa, ma mia mamma me l’ha vietato, così come tanti altri genitori hanno addirittura vietato di telefonarle. E’ troppo ma è così. Io tutto questo lo trovo ridicolo.

Sono piccola, non posso fare niente, sono sola a voler aiutare Lucia. Perché nessuno vuole darmi una mano? Hanno paura? Perché sono tutti contro di loro?Cosa ci hanno fatto, poveri ebrei?!

Martina Burzi IIID