Prova a immedesimarti in una ragazzina ebrea della tua età dopo le leggi razziali


Caro Diario,

le mie parole non potranno mai esprimere come mi sento adesso.

Sono solo tre settimane che sono state emanate le leggi razziali, ma a me sembra che siano passati mesi, addirittura anni. L’allontanamento di noi Ebrei dalla vita (sì, perché ormai è come se non esistessimo) è avvenuto in modo graduale, ma è stato comunque durissimo. Siamo trasparenti, siamo considerati animali, tutti ci guardano male, non possiamo entrare nei negozi come se fossimo cani. Perché? Io non mi sento molto diversa dalla mia compagna di banco, anche se lei è ariana. Siamo esseri umani, proprio come gli altri, non facciamo del male a nessuno eppure siamo trattati come assassini. Ci stanno togliendo tutto. Da domani dovrò andare alla scuola ebraica perchè ora non posso più frequentare la scuola dove andavo. Non rivedrò più i miei amici. Papà dice che questo non è nulla perché, se continua così, saremo costretti a fuggire, andare via dall’Italia, anche se questa è la mia patria, il luogo in cui sono nata e che amo.

Sì, questo è terribile, ma quello che mi ferisce più di ogni altra cosa è che anche gli amici, quelli che credevo fedeli e leali nei miei confronti, ora dicono che Hitler e Mussolini fanno bene a cacciarci via, che siamo solo ebrei e che rovineremo l’Italia e il Mondo.

I miei dicono che dovrei esserne fiera, ma sempre più spesso mi chiedo: perché proprio io dovevo essere ebrea?

Ora ti saluto, a presto.



Prova ad immedesimarti in una ragazza che ha un’amica ebrea


Caro Diario,

no, non è possibile, non può essere. Non la rivedrò mai più e chissà cosa gli faranno.

Giovanna, la mia amica, d’ora in poi non potrà più frequentare la mia stessa scuola. No, non ha fatto nulla di male, anzi è la prima della classe, forse la ragazza più intelligente che io abbia mai conosciuto, l’unica sua colpa è quella di essere nata. Proprio così, lei è ebrea. Pensa Diario, lei non lo sapeva neppure! E’ già una ventina d’anni che la sua famiglia si è convertita al Cristianesimo, ma questo non basta. Il sangue che le scorre nelle vene non è ariano e per questo non può avere una vita. Sì, perché pian piano stanno togliendo tutto agli Ebrei, non so quando e se si fermeranno.

La sua famiglia è onesta, sono dei gran lavoratori, gentili con tutti e non si meritano questo. Conosco molte persone italiane meno oneste di quella famiglia. E allora perché?

Vorrei cercare risposte, aiutarla, cercare di far capire a tutti quelli che ascoltano e eseguono quello che Mussolini dice, che questo è un grande errore e che gli Ebrei sono esseri umani che non hanno fatto nulla di male. Ho detto vorrei perché i miei mi hanno detto di lasciare perdere, che vado incontro a guai se continuo a ribellarmi. Però mi dispiace stare con le mani in mano, la vorrei tanto aiutare… Ma cosa posso fare io, una tredicenne qualunque?

Comunque gli Ebrei sono uomini come gli altri. Questo è quello che penso e nessuno può farmi cambiare idea!

A presto Diario.

Giulia Zuffa IIID