Molti ragazzi a scuola mi prendono in giro o mi prendono la cose e delle volte mi picchiano. Al maestro non importa, infatti quando ha detto che dovevo andare in un'altra scuola, sembrava fosse felice. Alcuni miei amici si sono avvicinati per salutarmi, ma Katy è corsa verso di me in lacrime; anch’io mi sono messa a piangere. Katy è la mia migliore amica, i suoi genitori non volevano che ci frequentassimo, allora Katy mi scriveva molte lettere.

Ormai è da tre giorni che frequento la nuova scuola, una scuola ebrea, e mi sono dovuta trasferire in un posto chiamato “ghetto”. Nella scuola ho fatto alcune amicizie, ma penso sempre a Katy. Purtroppo non mi scrive più perché i suoi genitori non vogliono; non so come sta e vorrei rivederla. Mi rattristo sempre di più e non capisco il perché di queste leggi razziali. Mi sento sola e umiliata; voglio andarmene da qui e rivedere la mia Katy. I miei genitori dicono che non posso più rivederla, altrimenti i suoi genitori mi denuncerebbero. Delle volte la vedo e la saluto ma non mi degna di uno sguardo e penso che si sia dimenticata di me. Ora sono davvero SOLA, abbandonata da tutti, ma soprattutto da Katy.



Kiara è una ragazza ebrea ed era la mia migliore amica. Giocavamo e facevamo i compiti insieme. Un giorno il maestro ci disse che Kiara doveva andare in un'altra scuola, diversa dalla nostra, una scuola ebrea. Immediatamente mi girai verso di lei, per catturare il suo sguardo, per sapere se era uno scherzo. Le andai vicino, in lacrime e mi disse che era tutto vero.

Tornai a casa che stavo ancora piangendo, quando i miei genitori mi spiegarono che non avrei più dovuto vedere Kiara; in quel momento mi arrabbiai tantissimo, corsi in camera mia e presi a pugni il cuscino. Quella sera non riuscii a dormire.

Kiara fu trasferita in un posto chiamato ghetto.

Ogni giorno le mandavo delle lettere, ma purtroppo dovetti smettere perché i miei genitori si arrabbiarono tantissimo. Mi sentivo SOLA senza più la mia migliore amica.

Kiara se n’è andata e spesso mi chiedo se la potrò rivedere, se potrò scherzare e giocare ancora con lei come facevamo una volta. Mi chiedo soprattutto che cosa ne è stato di Kiara, vittima delle leggi razziali.


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