In questo periodo abbiamo spesso parlato del concetto di libertà intesa ovviamente non nel senso di fare ciò che ci pare (la libertà di ognuno di noi finisce dove inizia quella dell’altro) ma come libertà di coscienza, di pensiero, di azione e di vita nella quotidianità.

Esponi le tue considerazioni tenendo ben presente quando e come si sviluppa questo concetto, come viene utilizzato dall’uomo nell’età del Risorgimento e nei totalitarismi, ricordando in particolare il dramma del popolo ebraico.


Libertà: una parola che per molti può essere scontata ma che per molta gente è solo un sogno da realizzare… E’ la difficile situazione che purtroppo, anche oggi, coinvolge popoli di differenti culture ed etnie ma riguarda anche in particolare, nella società e nella vita quotidiana, persone normali come noi. Infatti, se ci si pensa bene, esistono molte realtà, nelle quali la libertà è un optional: è il caso della gente in carcere (questo può essere uno degli aspetti) che è costretta a vivere per anni oppure tutta la vita in una misera cella, senza avere la possibilità di stare con la propria famiglia e condividere quelle cose che, sebbene molto insignificanti, sono in realtà fondamentali. Non metto in dubbio certo che è giusto che stiano lì, perché è chiaro che devono pagare per quello che hanno fatto, ma penso soltanto che vivano in una situazione di inferiorità sociale e smarrimento.

Un altro caso, certamente lontano a noi, è la mancanza di libertà di conoscenza e di parola, a cui sono sottoposti alcuni dei popoli africani, che il più delle volte non possono ricevere quell’insegnamento che è molto importante, perché può causare un cambiamento nel loro modo di pensare, convincendoli che può esistere un mondo migliore in cui credere e sperare.

Ma qual è il vero significato di questa parola che molto spesso non sappiamo neanche comprendere? Il dizionario potrebbe rispondervi dicendo che è una “condizione o stato di chi non è schiavo o prigioniero e che non ha delle costrizioni oppure obblighi”, ma io credo che sia più una questione di emozioni e che la libertà sia il diritto di essere felici e di avere quello che è meglio per ognuno e per la vita con gli altri. Penso che comunque tutti abbiano un’ idea diversa su questa tematica e che non sia molto facile esprimere il concetto perché cambia di significato a seconda del contesto e dell’epoca.

Di certo all’inizio, il concetto di libertà moderna, è nato nel periodo dell’illuminismo che ha ispirato le guerre di indipendenza americane e la rivoluzione francese, dove basandosi sull’idea che la ragione e la libertà di pensiero possono portare alla democrazia, sono state compiute numerose insurrezioni e guerre.

Però in un certo senso è strano pensare che per ottenere una cosa, che di principio è un diritto, bisogna ricorrere alla guerra e alle armi perché va contro gli ideali che ognuno di noi ha...

Nella storia però il maggiore esempio di lotta alle costrizioni è quello del periodo del Risorgimento in cui grazie alle insurrezioni e alla forza di volontà del popolo, guidati da uomini consapevoli e convinti delle loro idee e che hanno saputo organizzarsi con i sovrani, diverse popolazioni sono riuscite ad ottenere quello che volevano ovvero l’unione e l’indipendenza.

Nel corso degli anni poi da un’idea principalmente di unità politica si è sviluppato un pensiero di difesa dei diritti morali e personali fino ad arrivare alla grave tragedia ebrea. Parlando di libertà non si può non considerare e rimanere in silenzio di fronte a quanto è successo. Vedere come i diritti delle persone sono stati gettati via come una cartaccia in un cestino e che milioni di persone sono state private della voglia di vivere fa venire un forte desiderio di tornare indietro, fermare il tempo e gridare al mondo che tutto quello che sta succedendo è un enorme sbaglio e che tutto ciò non ha senso. Provate a pensare di svegliarvi una mattina e non dover più andare a scuola, al lavoro e in ogni posto essere guardati male per il solo fatto di essere ebrei. In un istante il loro concetto di libertà si è trasformato ed è sparito. Alla persecuzione morale si è aggiunta quella fisica e i valori di una vita libera per loro non sono più esistiti. Erano un numero e per questo fatto non erano più nessuno.

Questi tragici eventi devono servire da insegnamento per capire che la libertà ed i diritti non sono un gioco ma un pezzo della nostra identità e che perciò senza di questi sarebbe difficile vivere.

Irene Casagrande