COMMENTO DI “SE QUESTO E’ UN UOMO” DI PRIMO LEVI



La poesia che sto per commentare si intitola “se questo è un uomo” di Primo Levi. Questo genere di testo è sia storico che drammatico, infatti è stata scritta durante il periodo della persecuzione degli ebrei. La poesia parla di come un uomo può essere trattato, secondo me, come un oggetto multiuso che, quando non serve più, si butta nella spazzatura. Primo Levi fa anche un confronto tra gli uomini di oggi (dicendo che, quando torniamo ogni sera a casa, vediamo visi amici e la cena calda in tavola) e quelli del recente passato (dicendo che, durante il tempo di terrore dell’olocausto, la gente lavorava nel fango, non avendo pace e che era senza nome e senza capelli) concludendo che le cose successe in passato non bisogna mai più dimenticarle. Da questa poesia, infatti, credo si possano capire le brutte condizioni di vita degli ebrei. Questi versi introducono il libro omonimo di Primo Levi. Per me questa poesia è molto bella e fa riflettere molto e consiglio a tutti quanti di leggerla. Secondo me Primo Levi l’ha scritta perché l’umanità non commetta lo stesso errore e per tramandarle a generazioni future perché tutti devono sapere che cosa è successo.

Andrea Paolini