Considerare se può essere chiamato uomo il nazista che picchia e uccide senza motivo e con tanta cattiveria, considerare se può essere chiamato uomo l’ebreo che riceve le percosse e che muore per un sì o per un no, che muore perché qualcun altro ha voglia di uccidere. Considerare se è un uomo il vicino di casa che fa la spia alla Gestapo o alle S.S. per soldi o perché è razzista. Considerare se Hitler, Himmler, Mengele, Mussolini, Stalin e in generale tutti i fascisti e i nazisti erano uomini. Non è facile, anzi, è quasi impossibile pensare a tanto male, a tanta cattiveria e a tanta sofferenza tutta insieme. Sono inconcepibili per chiunque i piani di distruzione che i nazisti avevano attuato per distruggere un intera razza, la razza ebraica. Forse tutto ciò è successo perché si erano formati dei grandi “greggi di pecore-persone” che seguivano i dittatori nei loro piani di persecuzione e di sterminio della razza ebraica, della razza zingara, degli apolidi, degli omosessuali, dei criminali comuni o dei prigionieri politici in modo da non lasciare più persone imperfette o impure, come si chiamavano al tempo, in modo da creare una razza “ariana”, una razza perfetta che potesse dominare tutto il mondo senza l’intralcio di persone impure che ostacolassero la conquista mondiale e la formazione della razza perfetta. Detto ciò si può capire che i grandi greggi si erano formati perché nessuno ragionava più con la propria testa, ma ci si fidava ciecamente di ciò che pensava e diceva il pastore-dittatore; senza pensare con la propria testa, senza pensare: ”Ma ciò che sto facendo, è giusto?”. Io penso che “l’antidoto”, la soluzione a ciò che è successo, possa essere il pensare con la propria testa, senza seguire ciecamente il leader; perché è vero che con idee diverse e dibattiti continui non si arriva molto lontano e per prendere delle decisioni ci vuole molto tempo, ma è anche vero che se si hanno idee diverse c’è più possibilità di confronto, quindi più possibilità di pensare e ragionare con la propria testa e quindi più possibilità che ciò che è successo non riaccada più, per una qualunque ragione, per un qualunque motivo, mai.

Tuttavia non esiste solo questa spiegazione per ciò che è accaduto; tutte le persone si pongono migliaia di domande riguardo a questo tema quando se ne parla: “Perché papa Pio XII non si è mobilitato per difendere gli ebrei?”. “Perché i nazisti portavano le persone da sterminare così lontano dai luoghi dove avvenivano i rastrellamenti?” Forse perché temevano che se il popolo fosse venuto a conoscenza delle atrocità commesse dalle S.S., avrebbe lasciato il partito nazista, facendolo diventare debole. “Perché i morti nelle camere a gas, sul lavoro, di fame, di malattia e per “punizione” venivano bruciati nei forni crematori?” Forse perché i nazisti temevano di perdere la guerra, e così decisero di non lasciare traccia delle loro atrocità nel caso gli alleati fossero riusciti a penetrare nei campi trovando montagne di cadaveri, che avrebbero potuto fornire capi di accusa contro i nazisti. Queste domande sono solo alcune delle migliaia che ci si può porre riguardo l’argomento il problema serio è quello che come risposta si hanno solo delle ipotesi, solo dei “forse” che non saziano la nostra voglia di sapere, che non affermano la realtà dei fatti accaduti, ma la ipotizzano solo.

Alessandro D'Andrea

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