La Cappella Bentivoglio

La Cappella fatta costruire dalla famiglia Bentivoglio nella chiesa di S. Giacomo Maggiore è uno dei più bei monumenti del primo Rinascimento, fu iniziata da Annibale Bentivoglio nel 1445 e terminata da Giovanni II nel 1486.
Sempre Giovanni II tra il 1447 e il 1481 fece costruire un elegante portico per congiungere la chiesa con l’Oratorio di S. Cecilia.
La pianta è quadrata ed è coperta da una cupola, colonne di marmo rosso sostengono il presbiterio.
Sull’altare c’è la pala di Francesco Francia (Madonna col Bambino e Santi), mentre le pareti sono decorate con tre grandi tele dipinte da Lorenzo Costa: sono dipinti di grande dimensione e con molte figure che presentano una originale iconografia (Madonna in trono con la famiglia di Giovanni II Bentivoglio, Il Trionfo della Fama e Il Trionfo della Morte).
Sempre del Costa, e forse del Chiodarolo, sono gli affreschi delle lunette mentre le figure dei quattro Santi nelle nicchie ai lati dell’altare sono opera, probabilmente, del Tamaroccio.
Particolare è il pavimento a mattoni esagoni smaltati in bianco, dipinti di viola, di verde e d’azzurro.
Dalla decorazione molto consumata affiora, leggibile, il riquadro esterno a piastre rettangolari con disegni araldici che alludono ai Bentivoglio, il cui stemma compare anche sulle piastrelle di maiolica intorno all’altare.
Sulle ante del cancello una scritta ricorda che Giovanni II dedicò la cappella a S. Giovanni Evangelista e alla Beata Vergine.

La decorazione della cappella

La decorazione della Cappella Bentivoglio in S. Giacomo Maggiore è la prima committenza di assoluto rilievo affidata al pittore ferrarese Lorenzo Costa.
Sulla parete destra il dipinto rappresenta la Madonna in Trono affiancata da Giovanni II, sua moglie e i suoi undici figli tutti in abiti da cerimonia.
La composizione piramidale è inquadrata in una cornice architettonica e pone al vertice l’immagine della Madonna con il Bambino, tutto lo spazio a disposizione intorno è occupato dalla famiglia Bentivoglio.
Gli abiti sontuosi delle figure sono descritti minuziosamente; la Vergine e il Bambino sono collocate sul trono imponente e decorato con molte figure scolpite.
Per l’identificazione degli undici figli di Giovanni II Bentivoglio e della moglie di Ginevra, si è soliti riconoscere da sinistra: Camilla, Bianca, Francesca,Violante, Laura, Isotta, Eleonora e poi Ermete, Alessandro, Anton Galeazzo e infine Annibale.

Sulla parete sinistra della Cappella Bentivoglio, di fronte alla Madonna in Trono,
si trovano le altre due ampie tele dipinte da Lorenzo Costa (1490), Il Trionfo della Morte e Il Trionfo della Fama (1490).
I due dipinti insieme suggeriscono la singolare allegoria della vita umana e della vita eterna dopo la morte: una vita virtuosa può condurre alla gloria terrena e, soprattutto, al regno dei cieli.

Nel Trionfo della Morte, fanciulle, giovinetti, vecchi e prelati, la gerarchia civile ed ecclesiastica, stanno dietro al lugubre trionfo; la gente è rivolta in gran parte verso lo spettatore, senza scomporsi per l’apparizione del funerale.
Tra le quattro figure femminili sulla estrema parte destra della tela, ci sono Isotta e Laura Bentivoglio.
Il gruppo illustra la prima stanza del Trionfo della Morte del Petrarca in cui il poeta descrive come la Castità e le sue compagne, che hanno appena vinto la battaglia contro Amore, incontrino il prossimo avversario, la Morte.
Questo accostamento di Laura Bentivoglio con Laura del Petrarca è un esempio di elegante adulazione, ispirato dall’analogia dei nomi.
Sono state tentate varie interpretazioni delle figure nella grande” mandorla” che sovrasta tutta la scena: in essa si può vedere Dio padre, Cristo e Maria, santi, serafini, angeli; la piccola figura al centro sarebbe un’anima salvata in paradiso; altri vedono nella “mandorla” la “gloria di Dio”.
Sono tutti Bentivoglio o Bentivoleschi gli uomini, le donne e i fanciulli che seguono e circondano il carro della Fama, che suona col corno le loro lodi.
In primo piano Giovanni II indossa l’armatura e con la mano sinistra impugna l’elsa della spada e rivolge lo sguardo sicuro allo spettatore. Due uomini di fronte a lui indossano costumi classici. Dato il contesto allegorico e l’abbigliamento all’antica di queste figure, esse potrebbero essere la personificazione della vita contemplativa (il Saggio) e della vita attiva (il Guerriero).
In questo Trionfo, assai difficile da comprendere è il grande cerchio in alto in cui ci sono "cartellini" corrispondenti ad ogni scenetta; perciò conosciamo il significato dei singoli episodi, ma il motivo della scelta o la relazione tra gli episodi sono ancora poco chiari.

Fregio BentivoglioFregio Bentivoglio
Sarcofago BentivoglioSarcofago di Anton Galeazzo Bentivoglio
Madonna con Bambino e SantiMadonna con Bambino e Santi
TrionfoTrionfo della Fama
Madonna in tronoMadonna in trono
TrionfoTrionfo della Morte