LA RILESSIONE DELLA LUCE

Quando un fascio di luce proveniente da una lampadina colpisce uno specchio, “rimbalza” nella direzione opposta a quella di provenienza. Si dice che la luce incidente viene riflessa. Questo fenomeno prende il nome di riflessione della luce.
La riflessione segue due leggi ben precise:
- L' angolo d'incidenza è uguale all'angolo di riflessione;
- Il raggio incidente, la perpendicolare nel punto d'incidenza ed il raggio riflesso stanno sullo stesso piano denominato d'incidenza.
Utilizzando però, al posto dello specchio, un oggetto con la superficie ruvida, non troveremo il fascio di luce riflesso, ma la luminosità diffusa. Tale fenomeno prende il nome di diffusione della luce
   

....alla strega di Biancaneve...

Un solo oggetto e le sue immagini

Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?

Se ti vuoi stimare di più, guardati tra specchi ad angolo: vedrai la tua immagine riflessa più volte.

Vuoi sapere quante volte? Misura l'angolo tra gli specchi perchè noi abbiamo ricavato che:

Angolo * n.immagini (oggetto compreso)= 360

(x * y = K : famosa relazione di proporzionalità inversa! )

Sempre per i più vanitosi

Lo specchio piano, però, non riproduce correttamente le immagini, ma ce le presenta “rovesciate”. Il perché è quasi semplice: i raggi partono dalla sorgente, si riflettono sullo specchio ed infine giungono ai nostri occhi, i quali, abituati alla propagazione rettilinea della luce, credono di vedere la sorgente luminosa dietro lo specchio dove naturalmente non è presente. Quindi, l'immagine che noi vediamo è virtuale, rovesciata di 180° rispetto a quella reale.

Quello che abbiamo precedentemente descritto è il comportamento che assume uno specchio piano, ma esistono anche specchi sferici, la cui superficie riflettente non è piana ma curva,che si dividono in specchi concavi(se la superficie è rivolta verso il centro della sfera) e convessi(se la superficie riflettente è rivolta verso la parte opposta al centro della sfera). Gli specchi sferici formano immagini più grandi e più piccole dell'oggetto. Sono usati per ingrandire il campo visivo, dare più visibilità negli incroci e mettere in luce gli angoli nascosti per evitare i furti nei negozi.

 

CHI TROPPO VUOLE.................................................................NULLA STRINGE!!!!!

 

CHIAMIAMO MIRAGGI TUTTE LE SITUAZIONI CHE GLI OCCHI "VEDONO", MA CHE NON SONO DOVE IL CERVELLO PENSA CHE SIANO! infatti se controlliamo.....

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..ecco dove si trova il maialino vero!

riflesso e ingrandito più volte dalle pareti del recipiente a specchi concavi sambrava emergere nel foro superiore del "coperchio"

 

TRANQUILLA!!!

I SUOI OCCHI NON SONO SPECCHI CONCAVI!!!