IL
MANGIAOMBRA
Era un freddo Lucidì di Infermo e Osvaldo si era beccato l'influenza;
quindi aveva anche un bel motivo per non lucidare il pavimento. Comunque
per guarire aveva bisogno di una banana stranalandese.
Chiese a Lupus e Kumbertus se potevano procurargliela e loro, da bravi
amici, dissero di si; così si avventurarono nell'immensa STRANALANDIA
per trovare lo strana banana che voleva il loro caro amico Osvaldo. Cercarono
sotto l'albero nuvola, ma furono investiti da un grosso bombero che, per
un pelo, non lì colpì. Non trovando la banana andarono sul
nonno pera, ma da lui ebbero solo una piccola colata di lava che gli fece
molto male.
Ormai stanchi si appisolarono sotto un'enorme palma, ignari di quello
che poteva loro succedere. Dopo qualche minuto si svegliarono e, appena
si alzarono, si sentirono un po' strani. Mentre camminavano si accorsero
finalmente che qualcuno aveva mangiato la loro ombra; inorriditi corsero
a casa di Osvaldo e gli dissero: "Siamo senza ombra! Tutto è
successo mentre eravamo appisolati sotto una grossa palma!"
Osvaldo disse: "Forse so chi è stato: dovrebbe essere il MANGIAOMBRA
che mangia le ombre di qualsiasi tipo, però preferisce quelle di
palma."
Kumbertus e Lupus stavano per ribattere, quando Osvaldo proseguì:
"Comunque qui a Stranalandia l'ombra ricresce". Lupus e Kumbertus
si calmarono e Lupus disse: "Voglio un Mangiaombra per studiarlo!"
Così iniziò una nuova avventura per i nostri amici: insieme
ebbero subito un'idea per catturare il Mangiaombra; consisteva nel nascondersi
sotto un cespuglio, vicino ad una grande palma, e aspettare.
Ed ecco là si ergeva maestoso il Mangiaombra, i suoi denti lasciavano
cadere della densa bava che schiantandosi al suolo faceva uno squesk disgustoso;
le sue gambe, appena appoggiate al suolo, facevano tremare quasi tutta
Stranalandia, ed i suoi occhi, rossi come il sangue, incutevano paura.
Lupus allora cambiò idea e disse : "Ed io dovrei tenermi un
energumeno così in casa??? Ma neanche per sogno!!!!!"
Così Lupus e Kumbertus tornarono a casa e come per incanto sul
loro cammino videro una grande banana Stranalandese che portarono subito
a Osvaldo. Arrivati la consegnarono e, soddisfatti, riuscirono ad appisolarsi
per un po'.
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