MARINO M. & AYMEN K. & URAN V.
VISTA
Vedere: - Riusciamo a vedere tutto ciò che
ci circonda grazie agli OCCHI, due piccole sfere poste in due cavità della nostra faccia, e
alla luce. Il NERVO OTTICO, che si trova
in fondo all 'occhio, trasmette immagini direttamente al CERVELLO.
COME UNA MACCHINA FOTOGRAFICA: - L'occhio si può paragonare a una
macchina fotografica: ha una custodia per proteggerla dalla polvere, le
PALPEBRE e le ciglia, ed ha persino una specie di obiettivo, il CRISTALLINO.
Sotto la CORNEA c'è l'IRIDE, che determina il colore degli occhi.
Al centro dell'IRIDE si trova la PUPILLA, un buchino nero che si
allarga quando c'è poca luce e si restringe quando ce n'è troppa; subito dietro
la PUPILLA c'è il CRISTALLINO che, come una lente, mette a fuoco i contorni.
Dietro il CRISTALLINO si trova la RETINA, su cui le immagini vengono proiettate
più piccole e capovolte. Poi vengono trasmesse al CERVELLO. Anche se non ce né
accorgiamo, i nostri occhi si muovono molto velocemente in ogni direzione e le
nostre PALPEBRE battono circa ogni 10 secondi.
OLFATTO
Nasi: - Non sono tutti uguali ! Esistono nasi dritti, all'insù, a
patata, lunghi, corti, larghi o piatti.
Il naso serve a sentire gli odori e a respirare.
Odori nell’aria: -Un odore è composto da minuscole particelle
chimiche che si diffondono nell'aria. Dentro il naso si trova una zona
ricoperta di piccole CIGLIA, che ricevono gli odori presenti nell'aria
inspirata e li trasmettono al nostro CERVELLO. Il cervello li riconosce e li
identifica.
Raffreddore senza sapore: - Provate ad assaggiare un dolce
tappandovi il naso: sarà difficile distinguere il gusto, perché il senso
dell’olfatto e quello del gusto sono collegati. Per questo, quando siamo
raffreddati non sentiamo i sapori.
Molte persone sono allergiche ai pollini che si diffondono
nell'aria in primavera. Il naso si
irrita, gli occhi lacrimano, e spesso si starnutisce.
UDITO
Giorno e notte: - Quando siamo stanchi,
possiamo chiudere gli occhi, le nostre
orecchie invece non riposano mai, ci avvertono di rumori e pericoli improvvisi
anche quando dormiamo molto profondamente.
Onde invisibili: - I suoni e i rumori arrivano a noi sotto forma
di onde sonore che viaggiano nell’aria e vengono registrate dal nostro
orecchio.
La parte esterna dell'orecchio ha una forma a conchiglia, adatta a
raccogliere le onde sonore che entrano nel PADIGILIONE AURICOLARE e rimbalzano contro il TIMPANO,
una membrana tesa e sottile che vibra come un tamburo.
Le nostre più piccole ossa: - Quando il TIMPANO vibra, tre
ossicini molto piccoli, INCUDINE, STAFFA e MARTELLO, battono uno contro l'altro
trasmettendo il suono ad un liquido speciale e poi al nervo acustico che lo
trasmette al cervello.
GUSTO
Forte ma delicata: - La lingua è un
muscolo che aiuta i denti a masticare, ma sa anche dare al cervello
informazioni sul sapore dei cibi che assaggiamo.
Essa infatti è ricoperta da tante piccolissime antenne, le PAPILLE
GUSTATIVE.
La nostra lingua ne ha circa mille.
Le papille riconoscono solo il sapore delle sostanze liquide,
quindi è necessario che la saliva sciolga tutto quello che assaggiamo.
Un punto per ogni sapore: - Le papille gustative come tutti gli
organi di senso, sono collegati al cervello. Alcuni punti della lingua
riconoscono certi sapori meglio degli altri: la punta il dolce, il fondo
l’amaro, i lati l’acido, i lati della punta il salato. I sapori dolci e salati
si riconoscono più in fretta di quelli amari e acidi. Alcuni insetti sono in grado
di distinguere i sapori, perché possiedono sulle zampe piccoli peli che
funzionano come le papille gustative.
TATTO
Pelle: -Quando una mosca ci cammina sul braccio la “sentiamo” con
la pelle: essa è un altro organo di senso che ci consente di riconoscere le
cose anche ad occhi chiusi. Il tatto ci aiuta a distinguere gli oggetti che ci
circondano, ad esempio come un batuffolo di cotone, quelli bagnati come una
spugna inzuppata, e così via.
Come funziona: - Abbiamo la sensazione del tatto grazie a dei
CORPOSCOLI, che si trovano sotto la pelle e che sono collegati al cervello.
Alcuni sono così sensibili che percepiscono un alito d’aria, mentre altri sono
stimolati solo da percezioni forti, come un pizzicotto.
Sulla punta delle dita la pelle forma strani disegni sempre
diversi. Per questo si può identificare una persona dalle sue impronte
digitali.
Sensibilità: - I corpuscoli del tatto sono più numerosi in alcune
zone del corpo. Per esempio, la pelle del viso è molto più sensibile di quella
del ginocchio. La pelle più sensibile è sulla punta delle dita, sui
polpastrelli, perché qui ci sono tantissime terminazioni nervose.
BIBLIOGRAFIA -
SITOGRAFIA
SCACCO MATTO
Genny Corti, Maria Agnese Faloppa – Gruppo editoriale Raffaello
ENCICLOPEDIA PER I PIU’ PICCOLI
– CORPO UMANO
Dami Editore