C'era una volta...
"Un re!" diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato.

C'era una volta un piccolo orecchio che apparteneva a un bambino di nome Max.
Max non si divertiva mai perché non sapeva apprezzare le cose belle che c'erano intorno a sé.
Un giorno lo zio gli chiese se voleva andare allo stadio con lui. Max accettò.
Invece il suo orecchio pensò:
"Oh no!"
Max andò allo stadio e quando la partita iniziò l'arbitro fece subito un fischio forte.
L'orecchio strillò:
"Brutto bambino! Usciamo subito da qui altrimenti mi farai diventare sordo!!!"
Il bambino restò fino alla fine della partita.
Tornò a casa con il taxi. Quasi a farlo apposta il taxista accese la musica, ma Max non sentì.
Il piccolo orecchio gli disse:
"Ben ti sta!"
Il giorno dopo andò a scuola e non sentì le lezioni.
Per tanti giorni non sentì. Una sera Max pregò l'orecchio di perdonarlo perché voleva sentire. Voleva sentire il canto degli uccellini, le voce delle sua mamma e del suo papà, il pianto del fratellino…
L'orecchio lo perdonò e, come per miracolo, Max tornò a sentire.
Visse felice e contento prestando tanta attenzione ai rumori assordanti.

Giorgia B. e Martina B.
classe 2^ B - Scuola Elementare "B. Ciari"


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