Era una notte buia e tempestosa,
ed io ero chiusa in casa col terrore che mi assaliva: avevo guardato troppi
film horror e immaginavo spesso che qualche mostro dei film mi potesse attaccare.
La mamma e papà erano fuori a mangiare, Silvia, mia sorella, era andata
al cinema con le sue amiche. Ero in casa, piazzata sul divano davanti alla TV,
avevo in mano candela e accendino, chissà perché immaginavo che
sarebbe saltata la luce.
Poi, come per magia, saltò la luce. Ero ferma. Paralizzata dal terrore.
Infine mi dissi: "Ho la candela e l'accendino, perché non l'accendo?"
Sentii dei rumori, passi per la precisione, poi silenzio. Ero immobilizzata
dalla paura, ma mi feci coraggio, e poi se avessi acceso la candela mi avrebbero
visto, quindi mi orientai nella casa al buio, tanto la conoscevo bene, era la
mia!
Andai silenziosamente in camera e mi nascosi, sì, ma dove? "Pensa
Sara, pensa!!!" Ci fu silenzio. I passi erano scomparsi, aprii piano la
porta, mentre pensavo ancora ad un nascondiglio. Ecco! Di nuovo i passi! Si
dirigevano verso la cucina. Piano piano andai in corridoio per scrutare meglio
quale specie di mostro si stesse avvicinando.
Ero molto impaurita, il cuore mi batteva all'impazzata. Il mio orologio indicava
quasi mezzanotte, dovevo farcela. Il mostro aprì il frigorifero, vidi
una persona alta quanto mia sorella. Mi calmai pensando che non fosse un mostro,
ma poi mi preoccupai ancora di più perché
poteva essere un
killer!
Sentii bussare alla porta, un battito leggero quasi impercettibile. Il killer
andava dai suoi alleati, no! Ora erano in tre a girare per la casa! Aiuto!
Volevo gridare più forte che potevo, ma mi avrebbero sentito, Sarei morta!
Era giunta la mia ora! Così presto!
Poi uno di loro, il più alto, accese la luce e
non ci potevo credere!
Erano i miei genitori! Corsi verso papà piangendo e lo abbracciai forte.
Mi disse: "Che cosa succede?"
"Niente" risposi.
Feci lo stesso con mamma e Silvia. Andai a letto felice e, anche se avevo promesso
alla mamma di non guardare più film horror, io cominciai a guardarne
sempre di più.
Sara D. - Classe 5^ B - Scuola Elementare "B. Ciari"
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