Era una notte buia e tempestosa
al suono del terzo tuono non ho
resistito, ho fatto il giro della casa, ho chiuso tutte le finestre, comprese
le tapparelle, e mi sono rifugiata sotto le coperte del mio caldo lettuccio.
Che sollievo! Che pace! Ora i tuoni mi sembravano meno spaventosi e riuscivo
ad addormentarmi tranquillamente.
Sarei riuscita ad addormentarmi nel giro di due minuti se non avessi sentito
dei rumorini deboli, leggeri e tremendamente familiari provenire da fuori.
Ho capito subito che quei rumorini erano i miagolii del mio gattino Gas (si
chiama così perché è molto vivace) che probabilmente era
rimasto chiuso fuori. A primo impatto sarei andata a cercarlo fuori, ma proprio
mentre stavo andando ad allacciarmi le scarpe qualcosa dentro di me m'impediva
di uscire. Sicuramente la paura.
" Ci vado o non ci vado? Ma come, il mio gattino è là fuori
e io sto qui a tentennare? Devo andare! Ma ci sono questi lampi ed è
tutto buio!" pensavo dentro di me. Era una sensazione bruttissima non sapevo
cosa fare o forse lo sapevo ma avevo paura di farlo.
Sentendo un ennesimo miagolio disperato mi sono decisa: dovevo andare a cercare
Gas, in fondo chi ero per lasciare il mio gattino fuori al freddo?
Mi sono infilata gli stivaloni, l'impermeabile, ho attraversato la camera dei
miei genitori a passi felpati e sono uscita, dalla porta della cucina. Fuori
pioveva di brutto, per terra c'erano già grosse pozze, il giardino era
scuro ed estraneo, diversissimo da come lo vedevo di giorno e ogni tanto i lampi
lo illuminavano. Ero come un'aliena sbarcata su un pianeta sconosciuto, all'inizio
cercavo Gas lì vicino, evitando di allontanarmi troppo dalla porta, dalla
quale proveniva un po' di luce, poi mi sono fatta coraggio e ho cominciato a
perlustrare un po' meglio il giardino.
I miagolii erano sempre più forti, c'ero quasi. Ho seguito i miagolii
che si sentivano sempre più distintamente: mi avevano condotto alla macchina
di mio padre, parcheggiata vicino al cancello e lì ho cominciato a cercare.
"Vuoi vedere che si è nascosto sotto la macchina?" come ragionamento
non faceva una grinza, in fondo lì sotto non si sarebbe bagnato. Ho guardato
sotto l'auto e, infatti, l' ho visto: era accovacciato, si vedeva che aveva
freddo e tanta paura."Micio, micio, vieni, forza!" lo chiamavo senza
successo "Dai, zuccone ignorante, vieni" pensavo dentro di me.
Perché era così testardo? In fondo lo stavo salvando, finalmente,
dopo molti richiami, si era riuscito a muovere. Proprio mentre si stava avvicinando,
ho avvertito dei passi leggeri dietro di me e una mano che appoggiava sulla
mia spalla: mi si era gelato il sangue, Chi era, forse un ladro? Un ladro??
Non ho resistito, ho gridato con tutta la forza che avevo, ma proprio in quell'istante
"Sara, Sara che cosa stai cercando sotto il letto?" Era la voce della
mamma che forse si era svegliata a causa del rumore che avevo fatto. Gas mi
era saltato sulla spalla: era tutto un sogno, ecco cosa succede a mangiare zucchine
prima di dormire.
Sara M. - Classe 2^ B - Scuola Media "E. Panzacchi"
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