"Mamma, guarda
che bello che è quel gioco! Me lo compri? Dai mammina ti prego
"
"Va bene
ma mi devi promettere di fare la brava
"
"Promesso, promesso
"
"Madre, posso
fermarmi? Questo cuoio è durissimo e mi fanno male le mani
"
"Se ti fermi moriremo e sarà tutta colpa tua
perché
ti lamenti troppo e non fai il tuo dovere". Dalla mano della madre partì
uno schiaffo diretto sulla guancia della figlia: "Ingrata, devi ubbidire
a tua madre perché è lei che ti ha messo al mondo
"
La bambina piegò la testa e con il pianto di tutti i bambini sfruttati
continuò a cucire quel pallone che molto probabilmente sarebbe stato
destinato a un bambino più fortunato di lei
Due scene di vita
due
bambine
due futuri completamente diversi, è questo che succede nel
mondo. Dovremmo aprire gli occhi: non dobbiamo più permettere che questo
accada
Noi paesi ricchi rubiamo tutto, rubiamo il sorriso, la felicità,
l'amore della famiglia
e per cosa? Per essere più ricchi, avere
di più, sempre di più, ottenendo
non di certo un mondo migliore,
ma solo la completa distruzione di quell'unico mondo che abbiamo
e dello
scopo per cui siamo qui: amarci. Non mi sembra giusto, tutti abbiamo il diritto
e la voglia di avere una vita felice, di avere il sorriso stampato in faccia
e di dire "Grande! Ci sono anch'io", sì, ma ci sono anche gli
altri
Due bambine, due vite, due futuri gia segnati
dal lavoro, duro e incessante,
per poi alla sera ottenere un pezzo di pane secco e un bicchiere di acqua sporca
dai
soldi e da tutte quelle cose che se uno ci pensa un attimo non sono poi cosi
necessarie per vivere una vita che forse non sarà neanche felice!
Giulia S.
indice
racconti