Le recensioni premiate

L'uomo che piantava gli alberi
Jean Giono, Salani

Un libro che mi ha toccato il cuore si intitola "L'uomo che piantava gli alberi"di Jean Giono. La storia si sviluppa soltanto intorno ad un unico evento, come dice appunto il titolo, cioè la piantagione degli alberi e un uomo solitario che si dedica a questa attività senza l'aiuto di nessuno e senza un suo tornaconto personale ma solo per amore della natura.
A me è piaciuto molto perché è semplice ed emozionante per chi ama la natura, i luoghi deserti dove domina la solitudine che aiuta il pensiero e la meditazione. Inoltre questa passione che può sembrare banale in realtà nasconde, secondo me, un messaggio molto forte dedicato a tutti e soprattutto a quelli che vogliono fare la guerra e che dovrebbero ripeterselo ogni mattina:
"l'uomo può essere efficace come Dio in altri campi, oltre quello della distruzione". Piantare degli alberi è senz'altro seminare la vita.
Lo consiglio a tutti quelli che vogliono leggere qualcosa di diverso o che non. fanno altro che distruggere il mondo. Per una ventata di ottimismo e di speranza per cambiare il mondo.
Sara M. - classe 2B

Scomparso
Luiz Cardoso, Mondadori

"Lo portarono via un sabato mattina. Portarono via papà". Con queste parole inizia "Scomparso", romanzo ambientato nel Brasile degli anni '70, quando il paese era governato dalla dittatura militare.
Il libro racconta la storia di un uomo, idealista e benestante, che all'improvviso viene portato via dalla polizia; di lui non si saprà più nulla. L'unica sua colpa è quella di avere aiutato gli esuli costretti a rifugiarsi all'estero.
Questo dramma familiare viene narrato da più personaggi e ognuno vive la situazione a modo proprio: all'inizio la voce narrante è quella di Tulinho, il figlio piccolo, il quale appare confuso, stordito, senza guida e non riesce a credere che il papà sia stato ucciso. Poi la parola passa a Doravante, la figlia quindicenne che ha capito benissimo la situazione e sfoga tutta la sua rabbia litigando con la madre e scappando da casa. Infine il punto di vista è quello di Petrona, la domestica, la quale ormai ha visto tanta sofferenza tra il popolo e non si stupisce più di niente.
Tra i vari personaggi quello in cui mi sono identificato di più è Doravante, perché nelle situazioni dolorose anche io mi faccio prendere dalla rabbia e non sempre penso alle conseguenze delle mie azioni.
L'autore Luiz Cardoso affronta in questo romanzo un tema importante: la tragedia della dittatura che annienta l'uomo rendendolo schiavo. Questo libro mi ha fatto capire quanto è bello poter esprimere liberamente le proprie idee e mi ha insegnato che di fronte al male nessuno può giustificarsi dicendo "Non lo sapevo": tutti infatti siamo responsabili di ciò che succede intorno a noi.
Consiglio questo romanzo alle persone idealiste che non si accontentano di vivere solo nel loro piccolo quotidiano, ma che desiderano spingere lontano il loro sguardo e i loro sogni.

Giacomo Z. - classe 2C

 

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