Anagrafe delle api

 

Cognome: Ape
Nome
: Regina
Sesso: femminile
Nata: in una grande cella reale di un favo, dopo 16 gg di vita vermiforme.
Altezza: da 17 a 20 millimetri
Professione: deporre un uovo e uno spermatozoo in ogni cella (per fare femmine), solo l'uovo (per fare maschi): fino a 2000 al giorno
Segni particolari: diploidi, nutrite con pappa reale per tutta la durata dello stato larvale e non con miele e polline. Grazie a questo crescono di più delle operaie e sono capaci di fare le uova; hanno l'addome molto sviluppato e lucente.
Abitudini sociali: lavorano sempre ed escono dall'alveare solo per "andare a maschi" o per "metter su casa", insieme alle loro più fedeli compagne (sciamatura). Comandano tutto l'alveare producendo la "sostanza reale"(ferormone) una specie di profumo che tutti annusano con le loro antenne
Prospettive per il futuro: le regine vivono in media 4-5 anni e sono sempre uniche nell'alveare.

Cognome: Ape
Nome: Fuco
Nato: da uova non fecondate, in celle un po' più grandi del normale, a cominciare dalla fine dell'inverno. Per diventare insetti adulti ci mettono 24 giorni.
Altezza: lunghi 15 mm circa
Professione: accoppiamento in volo con una regina
Segni particolari: più grandi e tozzi delle operaie e con le ali più lunghe. Bocca non è adatta a succhiare il nettare e privi nelle zampe di strumenti per raccogliere il polline. Devono essere mantenuti dalle operaie. Privi di pungiglione non si possono difendere. Per la regina hanno buone antenne.
Abitudini sociali: Collaborano come possono alla vita dell'alveare producendo calore, utile alle larve, e lavorando per il trasporto del miele all'interno della loro casa. In giornate calde, soleggiate e con poco vento, escono dall'alveare in cerca di una regina. Quando la trovano la inseguono, facendo la gara con tanti altri fuchi.
Prospettive per il futuro: essere allontanati o uccisi dalle operaie dopo il volo nuziale. Vita media:50gg.

Cognome: Ape
Nome: Operaia
Sesso: femminile
Nato: da uova fecondate (una per ogni cella), uguali a quelle delle regine deposte in celle più piccole di quelle reali e nutrite con pappa reale solo i primi 4 giorni di vita. Il resto del periodo larvale mangiano polline e miele.Per diventare insetti adulti impiegano 21 giorni.
Altezza: 12-13 mm
Professione: spazzine fino a 4 gg di età, balie di larve da 4 a 10 gg di età, geometre con costruzione e riparazione dell'alveare in cera e propoli dai10 ai 16 gg di età, guardiane dell'alveare, ricevendo e sistemando nelle celle polline e nettare dai16 ai 21 gg, bottinatrici per il resto dei loro giorni, variabili da 30 gg a 6 mesi.
Segni particolari: Dopo sette giorni dalla schiusa, le celle dove ci sono le larve, vengono chiuse con un tappo di cera (opercolo). Le larve smettono di nutrirsi e cominciano a trasformarsi in api adulte (metamorfosi), in questa fase si chiamano "pupe". Dopo dodici giorni dalla chiusura della cella la trasformazione è completata e la giovane ape operaia comincia a muoversi, buca l'opercolo ed esce. Il movimento frenetico delle ali produce una sorta di aria condizionata con ventilazione estiva e calore invernale.
Abitudini sociali:sempre indaffarate per concludere degnamente la loro carriera lavorativa.
Prospettive per il futuro:
le api che nascono in un periodo di piena attività dell'alveare vivono poco perché consumano tutte le loro energie nella frenetica raccolta del nettare e del polline. Quelle nate, invece, alla fine dell'estate ed in autunno vivono molto di più.

 

Usi e costumi ...di mamme ce n'è una sola

 

Durante l'inverno, per ripararsi dal freddo, le api stanno vicine,vicine in una zona centrale del nido e formano il cosiddetto "glomere". Vivono grazie alle scorte di miele e polline che, pazientemente, hanno messo da parte nella precedente buona stagione.
Con i primi tepori primaverili ricominciano la loro attività: dapprima ripuliscono l'alveare. Dopo si dedicano freneticamente al lavoro che rallenterà soltanto nell'inverno successivo. Le bottinatrici volano alla ricerca di nettare, polline

e quant'altro serva alla famiglia. Al loro rientro, ancora appoggiate all'ingresso dell'alveare, vengono bloccate dalle api guardiane che le "annusano" con le antenne per controllare che non siano delle intruse. Una volta riconosciute, le bottinatrici cominciano una strana danza. In questo modo, con incredibile precisione, comunicano alle compagne dove trovare il cibo migliore. Consegnano infine il loro prezioso carico a delle api più giovani, non ancora promosse a bottinatrici, che si occuperanno, dopo vari scambi, di immagazzinarlo nelle celle.
Intanto la regina comincia a deporre le uova. Inizia da una zona centrale di un favo disegnando cerchi concentrici. A nutrirla ed accudirla pensano un folto gruppo di api operaie (ancelle o dame d'onore). Le nutrici si preoccupano di portare alle piccole larve, chiuse nelle celle, polline, miele, pappa reale e acqua.
Sparse qua e là per l'alveare anche le larve contenute nelle celle reali vengono nutrite e accudite. Da una di queste si svilupperà la futura regina che prenderà il posto della sua mamma.
Infatti, quando da una cella reale spunta una nuova aspirante regina, quella più vecchia smette di deporre le uova e, seguita da metà delle operaie, lascia l'alveare per fondarne, in un altro posto, uno nuovo.
Questo fenomeno, che prende il nome di "sciamatura", è il modo di riprodursi del nostro "super-organismo".
Nel frattempo, la giovane regina perlustra il suo nuovo regno alla ricerca delle altre celle reali. Deve, infatti, eliminare, uccidendole con il suo pungiglione, tutte le concorrenti. Le regine non sono aggressive ed usano il pungiglione solo in questa circostanza.
A volte le operaie proteggono alcune di queste celle reali impedendo alla nuova regina di uccidere la regina in essa contenuta. Allora anche la regina appena eletta radunerà il suo gruppo di operaie e sciamerà fondando una nuova famiglia.
Comunque sia, alla fine, soltanto una nuova regina rimarrà nell'arnia. Il suo primo compito è quello di cercarsi un maschioper accoppiarsi e poter iniziare a deporre le uova. Senza l'accoppiamento, infatti sarebbe in grado di deporre soltanto uova non fecondate dalle quali nascerebbero solo fuchi.
La regina, quindi, esce dall'alveare ed inizia il suo "volo nuziale", seguita da tanti fuchi: almeno un attimo di gloria in volo e "vinca il migliore". Una volta per tutte! e al rientro la regina lavorerà da mamma per sempre (inverno escluso).
Alla fine dell'estate, se tutto è andato bene, la famiglia sarà abbastanza forte e con sufficienti riserve per poter affrontare il duro inverno.